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Monete dei romani pontefici avanti il mille/Benedetto III

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Benedetto III

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Leone IV Nicolò I

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BENEDETTO III

855-858.


Sulla metà di settembre dell’855 fu eletto papa Benedetto cardinale di S. Chiesa, ed affine di ottener l’assenso pella sua consecrazione furono [p. 62 modifica]inviati due messi a Lodovico, perchè Lottario si trovava agli ultimi giorni di sua vita, ed infatti mancò il 28 dello stesso mese. Ma i messi imperiali volendo portare al pontificato Anastasio già cardinale ora scomunicato e che tal dignità ambiva, ogni sforzo fecero per impedire che avesse effetto la consecrazione di Benedetto, ma stante la persistenza del clero e del popolo romano finirono per acconsentirvi, e così a tal funzione si addivenne il 29 dello stesso settembre.

Pochissimo si ha delle sue azioni, se si eccettua quanto dice Anastasio circa le cose da esso fatte per l’abbellimento delle chiese di Roma, e dopo circa due anni e mezzo di pontificato morì il 9 aprile dell’858.

Dei denari che abbiamo di questo papa il primo (Tav. III, N° 11) ha da una parte * HLOTHARIVS IMP, e nel campo in forma di monogramma PIVS e dall’altra SCS PETRVS ed in mezzo in monogramma BEN PA cioè Benedictus Papa, e questo venne già con molta erudizione illustrato da monsignor Garampi1.

Il secondo (Tav. III, N° 12) ha pure da un lato * HLOTHARIVS ma in mezzo in monogramma IMP, e dall’altro oltre il solito SCS PETRVS nel campo le lettere parte staccate, parte assieme legate BET PA. Il non trovarsi altro papa Benedetto durante l’impero d’un Lottario prova che a questo tali due denari spettano, e furono essi battuti subito dopo la sua consecrazione, e prima che fosse conosciuta in Roma la morte di Lottario, il che fu il 5 ottobre 8552.

Il terzo, quarto e quinto (Tav. IV, Ni 1, 2, 3) hanno da una parte * LVDOVVICVS IMP ed in mezzo assieme legato PIVS, ma nel rovesciò oltre il SCS PETRVS, hanno nel campo il terzo su tre linee e fra quattro globetti BNED e per errore dell’intagliatore del conio in luogo di P per Papa una R che non può dire Romanus, interpretazione che non può darsi; il quarto ha le lettere BEVS PA, ed il quinto legale in forma di croce BE PA, cioè le due prime lettere del suo nome e della sua dignità.

Questi tre denari devono infallibilmente spettare a questo Benedetto e non al IV, quantunque su quelli da questo battuti anche si legga il nome di Lodovico, e ciò per varie ragioni, cioè, 1° per l’assieme del tipo e de’ caratteri che chiaramente fanno vedere che abbian essi il nome di Lottario o di Lodovico sono però sempre simili, oltre la stella che ad esso [p. 63 modifica]sempre precede; 2° per la diversità del monogramma dei pezzi di Benedetto IV, che ha per base una N, e quando non vi è leggesi il nome in disteso scritto attorno alla sua protome; 3° pel vedersi in uno dei campi di questi sempre il nome di Roma; 4° pello stesso peso dei denari, essendo quelli del Terzo di grani 31 e 32, quando quelli del Quarto pesano solamente grani 19, 20 e 21.

Note

  1. De nummo argenteo Benedicti III. Romae, 1749. 4°
  2. Idem, pag. 41.