Nel paese di Lucca il bel Collodi

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Gabriello Chiabrera

XVII secolo Indice:Opere (Chiabrera).djvu Epitaffi Letteratura Intestazione 12 giugno 2023 75% Da definire

Un, che di senno e di dottrina adorno Forse ragion di buon governo trasse
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XIII

PER IL SIG. LORENZO FABBRI.

Nel paese di Lucca il bel Collodi
     Mi fece, ivi lo stesso mi disfece,
     Le genovesi mura mi albergaro
     Lunga stagione, e rimirai del Sole
     Quaranta volte ritornare al Tauro
     Le belle rote; non mi fe’ d’argento
     Natura in fasce copïoso erede,
     Nè me ne calse: Io ben serbai nel petto
     Anima pura, e degli amici amica.
     Altro non debbo dir, perchè s’intagli
     Questo sepolcro mio de’ miei costumi.
     Avverrà forse, che per gentil modo
     Cura ne prenda Gabbriel Chiabrera,
     Cui vissi caro; e s’avverrà ch’ei sparga
     La rimembranza mia d’oscuro obblío,
     Nulla non monta: di Parnaso i canti,
     Le lunghe istorie, di che van famosi
     Tanto gli Scipioni e gli Alessandri,
     Non recano conforto in questo regno
     Oltramondano. È vanitade il mondo,
     Son vanitate le sue glorie, ed empie
     Rio lusinghier di vanitate altrui,
     Se ben salda ragion non nel difende.