Notizie inedite scritte da Giovanni Marsili/Amatissimo fratello!

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Amatissimo fratello!

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Notizie inedite scritte da Giovanni Marsili Dei patrizii veneti dotti nella cognizione delle piante e dei loro orti botanici più rinomati


Amatissimo fratello!

Egli è antico e quasi universale costume, che quando per noi si compia un vivissimo desiderio, il quale segni come un’epoca memoranda e cara di nostra vita, quelli che per vincolo di sangue o sentimento di amicizia ci vanno congiunti gareggino a darci pubblici indizii di benevolenza; ed, a meglio farneli palesi, più presto che alle labbra, agli scritti gli affidino. Anch’io dunque, o carissimo, non tanto in osservanza delle consuetudini, che pur voglionsi rispettare, quanto per seguire i moti del mio cuore, volendo in questo giorno per te lietissimo darti più chiara dimostrazione d’affetto, ho creduto che a farlo, meglio che la bocca, mi giovasse la penna.

Bella, gloriosa è quella meta cui oggi raggiungi! Meritato premio alle lunghe fatiche di quasi tre lustri è l’alloro che cingi al capo! Come indefesso ti adoperassi ne’ profondi studii della medica scienza, niuno certamente potrebbe più di me giudicarne, che t’ebbi sempre compagno durante la mia non ancor compiuta carriera. Ma un tale giudizio a me non s’addice, chè parziale forse, e non a torto, potrebbe sembrare: egli e per ciò, che volentieri il rimetto ad altri, i quali intimamente pur ti conobbero e t’ebbero in pregio. L’animo mio frattanto si apre tutto alla gioja, e perchè vengo a parte di tua contentezza, e perchè sul volto degli adorati nostri Genitori già scorgo brillare letiziante un sorriso. Sì a te, o fratello, quel sorriso è rivolto; le care loro e lunghe speranze di tanti anni veggono in oggi finalmente adempiute: tenue retribuzione, ma pure gratissima, è questa alle tenere sollecitudini che fino da’ tuoi verd’anni ti prodigarono. Tu puoi adesso rinnovar loro ogni giorno tanta allegrezza, onoratamente corrispondendo all’alta missione cui se’ destinato. Fa di non atterrirti in sul difficile limitare; non temere gli ostacoli che sempre alle nobili imprese si fanno incontro. Consapevole de’ tuoi studii e di tue pure intenzioni, francamente procedi, e riuscirai a splendido fine.

Se le molte e continue mie occupazioni me lo avessero concesso, avrei voluto in sì fausta occasione offerirti un qualche frutto del mio debole ingegno; ma da questo impedito, dovetti ricorrere all’altrui sussidio. Da gentile e dotta persona mi venne fatto di ottenere questa inedita Dissertazione del Professore Giovanni Marsili, la quale intende a dimostrare quanto i Veneziani Patrizii ben meritassero della Botanica. Nutro quindi lusinga ch’essa non possa che tornarti opportuna, doppio scopo prefiggendomi col fartene pubblico dono: quello cioè di procurarti lume sempre maggiore intorno alla numerosa e vaga famiglia dei fiori; e l’altro, ancor più gradito, di aggiungere alla patria nostra glorie novelle.

Accetta dunque il mio buon volere, ed ama chi non cesserà mai d’esserti

Padova a’ dì 22 Marzo 1840

Amorosissimo fratello
Cesare Sacerdoti.