Notizie storiche delle maioliche di Castelli e dei pittori che le illustrarono/Documenti/P

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P.

Voto espresso del Consiglio provinciale nel 1851 per l’immissione franca dei metalli occorrenti per le fabbriche di maiolica di Castelli e Real Rescritto de’ 2 agosto 1851 che la concede.


«Il Consiglio ha preso in esame un esposto di Angelo Maria Celli del Comune di Castelli, tendente ad ottenere come incoraggiamento alla sua fabbrica di maiolica la immissione annua di 40 cantaia di piombo, dieci cantaia di stagno in pani, cantaia cinque di litargirio, e cantaia due di zaffera franchi di dazio doganale; o pure l’assegnamento di un fondo proprzionato a tale dazio, che non potrebbe eccedere, a suo giudizio, la somma di Duc. 160,00.

Il consiglio considerando la bellezza delle antiche cretaglie castellane, e la rinomanza che godevano nel Regno e nell’Estero:

Considerando che dietro le illuminate provvidenze del Real Governo, dalla mediocrità in cui erano ridotte, tornano oggi a fiorire, e per certa eleganza di doratura, e per finezza di materia:

Considerando che l’avanzamento di tai manifatture, a cui si rannodano tanti interessi e tanti bisogni locali, si rende difficile per mancanza di opportuni capitali per parte degl’intraprenditori:

Considerando che di fronte a tanto sviluppo d’industrie, è nello interesse generale di non perdere dette fabbriche, che godono de’ singolari vantaggi naturali:

Considerando d’altronde che le agevolazioni concedute ad un solo si ripiegherebbero a danno degli altri intraprenditori, i quali non potrebbero sostenere la concorrenza a discapito del miglioramento delle manifatture:

Considerando che il disgravio daziario sull’immissione delle materie prime, è uno de’ mezzi potissimi di cui la Sovrana Munificenza suole gratificare le opere e le industrie indigene:

È di avviso

Di domandare alla Maestà del Re (N. S.) perchè ad incoraggiamento delle fabbriche Castellane si accorda l’immissione franca di dazio di una quantità di stagno in pani, piombo, litargirio, e zaffera per distribuirsi da una Commissione ai rispettivi fabbricanti, in proporzione al consumo. E che a compimento delle Sovrane beneficenze, si distribuisca colle stesse proprizioni agl’intraprenditori opportuna quantità di sale per la metà del prezzo corrente, come si pratica in favore dei Locati di Puglia.»

S. M. si degnò secondare il voto edl Consiglio con Real Rescritto de’ 2 agosto 1851, concepito ne’ seguenti termini.

«Circa lo incoraggiamento a darsi alle fabbriche di maioliche [p. 133 modifica]del Comune di Castelli, ha S. M. ordinato che il Ministro delle finanze prenda le nozioni necessarie per la quantità de’ minerali occorrenti ai bisogni delle dette fabbriche, perchè se ne disponga poi la immissione e la distribuzioni ai diversi fabbricanti ne’ modi proposti dal Consiglio.»

V. il Giornale dell’Intendenza pel 1851, pag. 242.