O chiara, invitta e gloriosa Donna
Questo testo è stato riletto e controllato. |
Questo testo fa parte della raccolta Sonetti d'alcuni arcadi più celebri/Filippo Ortensio Fabbri
VII
O chiara, invitta e gloriosa Donna,
Donna di nostra umanità reina,
Che l’eccelsa di noi parte divina
Tieni, e de l’alma sei salda colonna:
5Soccorso, ohimè, che già di me s’indonna
Il folle amore, e nuovi strali affina,
E il cor che ratto al suo piacer inchina,
Sel soffre in pace e in gran periglio assonna:
Manda or tu dal tuo seggio un stuol guerriero,
10Che spezzi l’arco e la mortal saetta,
E renda a l’alma il suo vigor primiero;
Chè s’ella al fine in servitude è stretta
Sotto il grave d’Amor possente impero,
Chi può pensar qual tirannia m’aspetta!