Erche non solo col tempo si mutano i nomi delle cose minime particolari, ma delle antiquissime Città, anzi molte di quel tempo sono estinte & di nomi, & di fatti in oblivione eterna: mi è paruto, per non venir meno all’utilità de i posteri 3 non fidarmi a i nomi delle Briglie, che ho dette, che facilmente si potrebbono variare; ma per maggiore intelligenza ho voluto così ordinariamente, come avanti l’ho scritte, tali, quali elle si sieno, una per una con ogni minutia qui appresso far dipingere: che con la figura in ogni tempo, & in ogni età, non si potrà errare la vera forma di esse. Et lascierò di dire a qual Cavallo accaderà ciascuna di loro, per haverne con quella chiarezza che si può lungamente già ragionato.
Mellone con due falli (cioè anelletti) per ogni banda vicino al nodo.
Gli anelletti, vicini al nodo, servono per dargli qualche lichetto in cambio della castagna, che anticamente si usava nel mezo. Però si dee farne poca stima.
Mezo cannone svenato a collo d’Oca, legato a Perno.
Quando è delicato di barre, e s’ingorga la lingua, e cosi a collo d’Oca lo far piu libero di lingua, e piu soggetto di bocca; e sarà in parte più forte, che no a piè di gatto.
Mezo cannone svenato a pie di gatto, legato a Perno.
Quando è delicato di barre, e s’ingorga la lingua, & in parte non sarà tanto forte, ne sarallo tanto libero di lingua, ne tanto soggetto di bocca; come se fosse a collo d’Oca.
Cannone svenato co i bracciuoli a i luoghi della Siciliana.
Quando si beve la briglia, e quanto piu sono alti i forami delle stanchette, ove si annodano i braccioli; tanto sarà piu gagliarda. però deesi usar solamente in cavallo di pessima natura, carico di garze, duro di barre, e di bocca.
Scaccia svenata co i bracciuoli a i luoghi della Siciliana.
Quando si beve la briglia. e quanto piu son alti i forami delle stanchette, ove si annodano i bracciuoli; tanto sarà piu gagliarda. Però si dee usar solo in cavallo di pessima natura, carico di garze, duro di barre, e di bocca.
Uesti Pie di gatti (chiamati ancor quadretti, o cappioni spezzati) si possono aggroppare nõ on on solo a Cappio (come sono dipinti) ma a Perno: nondimeno a Cappio sono di maggior valore. Et possano essere con la volta non pure a pie di gatto, ma a collo d’Oca. Le quali forme per non figurare tante fiate quasi una medesima cosa, ho voluto lasciarle, perche con quello che ho scritto quando parlai delle briglie, & con questi disegni che in ultimo vedete, da voi stessi si potranno facilmente conoscere. Ma benche in tutte queste briglie, tanto le chiuse con le guardie dritte, quanto le aperte con le guardie voltate, si possano fare più o meno con le guardie, che siano avanti, o dietro, & similmente più alte, o più basse di occhi, secondo che la necessità dimostra nella qualità del Cavallo; nondimeno per mantenere ordine,l’ho fatte dipingere solo in un modo dritte, & in un modo voltate, & in un modo con gli occhi bassi. Et così come queste briglie aperte con le guardie voltate si potrebbono fare con le guardie dritte: così ancora le briglie chiuse con le guardie dritte si potrebbono far con le guardie voltate. Et qual modo sara più gagliardo, & qual più debole, parlando d’esse, ve l’ho dichiarato nel terzo libro. Et se per colpa & errore di penna alcuna di loro non fossa scolpita totalmente giusta & eguale come conviene, non solo delle guardie, ma della imboccatura, il Brigliaro provederà in tal difetto; al quale basterà semplicemente vederne la forma. Et consiglio ancora ad ogni persona, che non ardisca in questa opera fare a niuna guisa il Repertorio, che s’io havessi almeno in parte conosciuto esser cosa utile, havrei compita la minor fatica, così come ho fatta la maggiore, lasciandola per cagione che quanto più spesso si rileggono questi ordini, li quali consistono più nella pratica di tutta la scienza, che nella teorica di un particolare, tanto maggiormente dapoi si fara perfetta la cosa che si cerca.