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Otello (Boito)/Atto primo/Scena seconda

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Atto primo

Scena seconda

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Atto primo - Scena prima Atto primo - Scena terza


Otello, Jago, Cassio, Montano, popolo, soldati; più tardi Desdemona.

OTELLO
seguito da genti con fiaccole
Abbasso le spade!
I Combattenti s’arrestano. Le nubi si diradano a poco a poco
Olà! Che avvien? Son io fra i Saraceni?
O la turchesa rabbia è in voi trasfusa
da sbranarvi l’un l’altro? Onesto Jago,
per quell’amor che tu mi porti, parla.
JAGO
Non so... qui tutti eran cortesi amici,
dianzi, e giocondi... ma ad un tratto, come
se un pianeta maligno avesse a quelli
smagato il senno, sguainando l’arme
s’avventano furenti... avess’io prima
stroncati i pie’ che qui m’addusser!
OTELLO
Cassio,
come obliasti te stesso a tal segno?
CASSIO
Grazia... perdon... parlar non so...
OTELLO
Montano...
MONTANO
sostenuto da un soldato
Son ferito...
OTELLO
Ferito!... pel cielo
Già il sangue mio ribolle. Ah! l’ira volge
l’angelo nostro tutelare in fuga!
accorendo a Desdemona
Che? La mia dolce Desdemona anch’essa
per voi distolta da’ suoi sogni?
Cassio, non sei più capitano.
Cassio lascia cadere la spada che è raccolta da Jago
pergendo la spada di Cassio ad un soldato
JAGO
a se stesso
(Oh, mio trionfo!)
OTELLO
Jago, tu va nella città sgomenta
con quella squadra a ricompor la pace.
Jago esce
Si soccorra Montano. Al proprio tetto
Montano è accompagnato nel Castello
Ritorni ognun. Io da qui non mi parto
a tutti con gesto imperioso
se pria non vedo deserti gli spaldi.

La Scena si vuota. Otello fa cenno agli uomini colle fiaccole che lo accompagnano di rientrare nel castello.