Pagina:AA.VV. - Commedie del Cinquecento, Vol. I, Laterza, 1912.djvu/227

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atto secondo 219

          non si ricoglie un vero. Io sempre dico
          qualche particolar che sia notabile
          e lascio le lunghezze. La man, prima,
          è bella com’un cesso.
          Girifalco  Come «un cesso»?
          Listagiro  Attendimi, se vuoi. Dissi: non cesso
          di veder tuttavia cose piú belle
          quanto piú guardo. Quando non mi intendi,
          talor, non ti curar; che ora non puoi
          esser tanto capace.
          Pilastrino  Orsú! Incomincia.
          Listagiro  Prima, per quello che si può vedere,
          hai una vita lunga piú che n’abbi
          altra visto giá mai. Viverai tanto
          che, per vecchiezza, debbi andar carpone
          per terra con le mani e verrai sordo,
          orbo ed attratto: ma v’è tempo ancora
          piú d’ottant’anni.
          Girifalco  Oh! Quello andar carpone
          che non sia qualche mal! che non ne ho visto
          alcun cosi.
          Listagiro  Perché intraviene a pochi
          tanto invecchiare. E non è poi gran cosa,
          quand ’altri si ci avvezza.
          Girifalco  E come è questo?
          haine mai tu veduti?
          Pilastrino  Van per terra
          co’ piedi e con le man, per la vecchiezza,
          come i cavalli e, quasi ogni stimana,
          bisogna ancor ferrargli; che, altrimenti,
          per i gran calli che han sotto a le piante,
          non potrian bussicarsi.
          Girifalco  Uimei! Che sento?
          E mi bisognerá mettere ai piedi
          i ferri con i chiodi?
          Listagiro  Si; ma in modo