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nota 527


Su Tommaso Stigliani di Matera (1573-1651), si vedano G. Gattini, Note storiche sulla cittá di Matera (Napoli, tip. Perrotti, 1882); M. Menghini, T. S., contributo alla storia letteraria del secolo xvii (Genova, 1890: estratto dal Giornale ligustico); F. Santoro, Del cavalier Stigliani, con appendice di poesie inedite (Napoli, tip. sannitica, 1908).

II. Marcello Macedonio. — Dalla Scelta delle poesie di Marcello Macedonio (in Venetia, appresso Gio. Battista Ciotti, 1615). I nn. v-vi sono presi da Ballate et idilli dello stesso (ivi, 1614).

La prima ediz. della Scelta era stata fatta nel 1614, col titolo: Le nove muse di M. M., raccolte e date alla stampa da Pietro Macedonio suo fratello (in Napoli, ad instanza di Gio. Ruardo, all’insegna del Compasso). Il M. pubblicò anche I nove cori degli angeli (Roma, appresso Guglielmo Facciotti, 1615).

Di lui, gentiluomo napoletano, nato nell’ultimo quarto del secolo xvi, innamoratosi d’Isabella Sanseverino moglie di Francesco di Costanzo, esule per essa, poi frate, e morto qualche anno prima del 1620, discorre A. Borzelli nella introd. a I capitoli della bellezza di M. M. (Filenio Pellegrino), con noticine (Napoli, Stanziola, 1895).

III. Scipione Caetano. — Dal volume: Alla chiarissima Madama Maria Medici reina di Francia. Rime dell’ill.mo signor Scipione Caetano (in Viterbo, appresso il Discepolo, 1612).

Del C., figliuolo di Cesare e Vittoria della Valle, e morto prima del 1612, è cenno nel Quadrio, Storia e ragione di ogni poesia, ii, parte i, p. 293.

IV. Giambattista Manso. — Dalle Poesie nomiche di Gio. Battista Manso, marchese di Villa, signor della cittá di Bisaccia e di Pranca, academico otioso, divise in rime amorose, sacre e morali (in Venetia, 1640, appresso Francesco Baba).

Sul Manso, amico e biografo di Torquato Tasso, n. in Napoli nel 1561, m. nel 1645, cfr. L. Crasso, Elogi d’huomini letterati (Venezia, per Combi e La Nou, 1666, i, 309). Intorno a lui, un’ampia monografia prepara Angelo Borzelli.

V. Francesco Balducci. — Da Le rime del signor Francesco Balducci (in Roma, per Guglielmo Facciotti, 1630). Altre edizioni: Roma, Moneta, 1645; Roma, Manelfi, 1646 e ’47; Venezia, Baba, 1655, 1663.

Intorno al Balducci, palermitano (1579-1642), oltre il Mongitore e il Mazzuchelli, si vedano E. Cozzuoli, F. B., ricerche e