che disabitate; troviamo sul sentiero lo scheletro quasi intiero di
un miserabile che vi perì forse di fame e di stenti; gli restava
ancora accanto un avanzo di cencio che altre volte lo copriva;
e si dice ed è fanatico cristiano un popolo che non si cura di
dar sepoltura ad un disgraziato fratello?... Dopo circa un’ora
e mezzo ci si presenta una collina che si innalza come cono isolato,
la cui vetta è coronata da belle macchiette bianche e rosse.
Come inforcassimo delle capre ci accingiamo alla salita; a sud-est
si spiega la catena dei monti di Adua, il solo panorama di
natura che ne ravviva un pochino. Al vertice del cono formicolano
soldati e ragazzi; sparse qua e là delle piccole e meschine
capannucce; al centro un rozzo steccato circolare di pietre e
spini. Si scende di sella, tutti si fanno attorno a noi, che siamo
subito invitati ad entrare nel recinto. Sotto una tettoia di una
decina di metri di lato e alta forse due, aperta sul davanti e
molto primitivamente costrutta con fusti di dura, stava il governatore
con cinque o sei magnati, accovacciati su un piccolo tappeto.
Sua Eccellenza è un bell’uomo dalle forme erculee, alto,
barba quasi nera, occhio vivace, fisonomia simpatica; non ha
nessun distintivo e veste una camicia bianca e il solito scemma
bianco attraversato dalla riga scarlatta. Fatti i saluti e la presentazione, ci sedemmo per terra accanto a lui. Entrò allora il popolo,
chè si doveva tenere una seduta di tribunale. Dietro noi
ed ai nostri lati stavano una ventina di pretesi giudici, poi una
massa di soldati dei quali credo che due soli non avevano le
stesse armi nè lo stesso costume; grandi, piccoli, giovani, vecchi,
d’ogni età ed altezza; davanti a noi, in uno spazio vuoto, due
grosse pietre sovrapposte dovevano rappresentate l’altare avanti
al quale venivano ad inchinarsi i delinquenti; ai lati gli avvocati,
poi molti curiosi. Un usciere con un bastone e con molta forza
di polmoni, teneva l’ordine. Comparvero i giudicandi che, trattandosi
di cause civili, sono solamente guardati, ma non legati.