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Pagina:Abrabanel, Juda ben Isaac – Dialoghi d'amore, 1929 – BEIC 1855777.djvu/461

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indice e sommario analitico 455
intellettiva con la bellezza divina anche tra gli uomini (275-276). Soluzione del secondo dubbio, come possa l’infinito essere conosciuto dal finito, sia pure angelico (276-278). Soluzione del terzo dubbio, come si possano desiderare cose impossibili. Il desiderio dell’eternitá (278-280). Limiti, in relazione con la nuova dottrina, della teoria platonica dell’eros (280-281). La partecipazione dell’amore nel mondo angelico e nel mondo corporeo. Teoria cosmologica di Avicenna: il ciclo discensivo e il ciclo ascensivo dell’amore nell’universo (281-283). Teoria cosmologica di Averroe: immediata relazione di tutti i gradi dell’universo con la bellezza divina (283-285). Paragone delle due teorie (285-286).
E|||
Quarta questione: da chi l’amore nacque |||
α) Genealogia poetica dell’amore |||

Varie favole dell’origine di Cupido (286-288). Il gemino amore e l’amore onesto (289).

β) Genealogia esoterica dell’amore |||

Il mito platonico dell’androgine (289 291). La creazione dell’uomo e della donna nella Bibbia (291-292). Apparenti contraddizioni del testo mosaico; si risolvono ammettendo in esso il mito primitivo dell’androgine, fonte del mito platonico (293-295). Interpretazione e concordanza del racconto biblico e della favola platonica (296-297). Il peccato originale secondo la Bibbia: suo primo significato allegorico per l’origine della generazione e dell’amore sensibile (297-298). Secondo e piú riposto significato allegorico del peccato originale per l’origine dell’amore spirituale e dell’aspirazione alla beatitudine (299-304). Il mito platonico del peccato originale: suo valore etico e suoi rapporti con l’origine dell’amore (305-308). Eros figlio di Poros e Penia secondo Platone; significato gnoseologico e metafisico di tale genealogia (309-312).

γ) Genesi dell’amore da bellezza e conoscenza |||
δ) Teoria della bellezza |||

Prioritá assoluta della bellezza sull’amore (315-316). Natura immateriale e sovrasensibile della bellezza (316-317). Critica della teoria che identifica la bellezza con la proporzione (317-320). La bellezza è data dalla forma, tanto nelle cose naturali che nelle cose artificiali. Formalitá e spiritualitá del bello nelle opere d’arte e nelle bellezze di natura (320-324). Definizione generale della bellezza come grazia formale, e sua applicazione ai vari aspetti della bellezza (324-326). Come è possibile conoscere la bellezza; cognizione di bellezze spirituali e di bellezze sensibili (326-328).