Pagina:Aganoor - Leggenda eterna, Torino, Roux, 1903.djvu/265

Da Wikisource.

Poiesis 243


Per tutto vive, ed or sulle nivali
cime dell’Alpi ride, ora s’ammanta
di tenebre, fuggendo ebbra sull’ali
            dell’uragano e canta.

Tutto a lei si rivela; e i rovi, e l’erbe
umìli delle selve, ove non sole
penetra, e i muschi, appiè delle superbe
           querci, han per lei parole.

Lei che palpita e freme nel ruggito
del mar; lei che nell’estasi d’amore
svela passando un raggio d’infinito
           al nostro intento cuore...

Sin fra le tombe ella consola il grande
silenzio con la sua mistica voce;
veste di raggi e cinge di ghirlande
         ogni povera croce.