Pagina:Alberti, Leon Battista – Opere volgari, Vol. I, 1960 – BEIC 1723036.djvu/469

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nota sulla grafia 463

adverso, absolvere, absentia, comnemoratione, conmixto, obcecata, obfusca, inminuire, inmodesti, subditi, subsidio, e subgetto, ma conserviamo subietto). Nei casi del prefisso più s+consonante, cade invece la consonante del prefisso (e. g. abstenere, obscuro, substantia, e pure instimo > istimo, e constume > costume), salvo nelle serie seguenti, in cui abbiamo creduto doveroso mantenerla: conscendere, constituire, constanti, instituto, inscripto, instava, transmettere, transferire.

c) le desinenze -antia, -entia > -anza, -enza (salvo, naturalmente, mercantìa, mercatantìa e qualche caso analogo), seguendo la spia di un raro esempio dell’A. stesso di experienza, e dato il fatto che nei pochi casi della grafia volgare nel cod. U prevale -enza su -ernia (6 contro 4).

d) i gruppi cti, pti, e ti (in diverse combinazioni) > zi (e. g. affectione, coniunctione, deceptione, Egyptii, nuptiale, presumptione, contentioso, gratia, vitio, otio (accanto a ocio), offitio (accanto a officio), pernitioso (accanto a pernicioso) spetie (accanto a specie), Terrentio, giustitia, natione, e grafie false quali condictione, operactione, suspictione, ecc. Rimane inanti accanto ad inanzi.

e) x iniziale > s (Xenophonte, Xantio), x intervocalico > ss (Allexandro, exemplo, exercito, exilio, eximie, exuvie, exaltatione, maxime, prolixo, ecc. Mancano purtroppo negli autografi, come pure nel cod. U, esempi da risolvere definitivamente il problema, tanto è costante l’uso dell’x); x davanti a consonante > s (e. g. excrescere, exponeva, extollere, conmixto, inextimabile, ecc.), ma davanti a c palatale, in mancanza di esempi di sc o di cc, optiamo per la grafia moderna (cioè excepto > eccetto, excelso > eccelso, ecc.); x finale (caso unico, Fenix) rimane.

f) semplificazione di altri gruppi di consonanti etimologici o falsamente dotti: nct > nt (sancto, coniuncto), mn, mpn > nn (damno condemnati, Gymnosophiste, omnino, solemne, calumpnia, aulumpno), mpt > nt (prompto, lumptano), gm > mm (flegmatico, ma augmentare > aumentare, accanto a augumentare), std > sd (postdomane).

g) y > t (tyranno, hystorie, ydiota. Eneyda, ymagine) e pure j > i (Julio, judicio, fusto, ecc. Va notato qui che conserviamo le forme oscillanti con i o g, frequentissime nei codd.: tacere, iusto, coniugio, coniunto, adiudicare, subietto, ecc., accanto a giacere, giusto,, cungiugio, congiunto, aggiudicare, suggetto, ecc.).

h) q > c (Qurtius, quore, quocentissimo). Mentre riduciamo ad anche la grafia anque (19 casi, di cui 15 nel libro III), conserviamo antiquo accanto ad antico, e pure sequire accanto a seguire.


XII. Nella difficile questione delle consonanti semplici e doppie, ci siamo limitati ai seguenti, crediamo giustificabili, interventi in casi ove la grafia dell’A. stesso e dei codd. dimostra oscillazioni. Abbiamo: