Pagina:Alberti, Leon Battista – Opere volgari, Vol. II, 1966 – BEIC 9707880.djvu/251

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libro secondo 245

con quelle cose per quali tu diventi virtuoso. Virtù qui sarà ogni operazione e confirmata disposizione d’animo pronto, volonteroso, essercitato in far cose buone e farle bene e in modo che tu ne sia lodato. Giovani, le virtù vostre piaceno a costoro, e a me sono gratissime più che qualunque cosa quale io potessi mai desiderare. E simile e’ vostri gesti, e’ vostri buoni costumi e bontà piaceranno a chi le conoscerà essere in voi, massime quando lui sia, qual sete voi, buono e amatore della virtù. Al musico deletta udire un buon musico. Al pittore piace vedere una ben diffinita pittura. A ciascuno rende voluttà la perfezione di quelle cose quale ello ama. La virtù in te studioso e vero bono omo sta in te conceputa e parata non come cosa impóstavi e collocata, ma come innata sanità e vita in un corpo animato e per essa ben fermo e valido. E tu, qual sia questa virtù integra, fatto virtuoso, certo lo senti e conosci, e come cosa degnissima e divina tumeritol’ami, e tanto gli porti affezione quanto ella a niuno può essere più nota e pertanto più cara che a te. Agli altri vien grato in te quello che credono essere in te non fittizio da farne stima. Tu vero ami quello in te qual tu sai che merita essere molto amato e adorato, e godine. Questo incredibile piacere e contentamento tuo in te ti rende curioso osservatore di quello che ti fa vivere lieto e sufficiente a te stessi. Indi accresce questo divino bene a te d’ora in ora più perfetto, e quanto e’ sarà maggiore, tanta più te ne sequita incredibile voluttà. O figliuoli, questa compiuta e divina beatitudine quale tu virtuoso contribuisci a te stessi facendo bene e adoperandoti in virtù, potrò io chiamarla altro che summa felicità? Dio ottimo essaudisca el desiderio mio e la espettazione mia, quanto io spero vedervi per simili vostre operazioni e costumi e virtù fatti felicissimi!

El fine delle operazioni nostre civili, quali appartengono alla comunione e società degli altri omini, dicemmo ch’era buona grazia e fama. La buona fama tua credo io sia opinione publica e voce di te che tu sia omo buono, ed è quasi ministro della buona grazia. Certa parte della buona grazia viene imposta dalla natura nella effigie, lineamenti e forma del corpo, onde aviene che t’agrada mirare una bella criatura. Questa, bench’ella sia caduca e fragile,