Pagina:Alberti, Leon Battista – Opere volgari, Vol. II, 1966 – BEIC 9707880.djvu/291

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libro terzo 285

dette in qualche sdegno, ch’e’ fatti degli insolenti e simili alla bestie perduti nelle voluttà. A comprimere e ritenere la superfluità de’ prodighi effessori e gittatori della roba presertim in golosità e lascivia, se li converrà qualche volta esser infesto e molesto riprenditore, ma tutto, come dicemmo, senza cruccio. Ottima e necessaria virtù ne’ superiori omini e presidenti sempre fu la pazienza.

Non preterirò qui quello che mi viene in mente circa la suntuosità de’ giovani. Officio de’ maggiori sarà curare che delle ricchezze si spenda in le cose private e domestiche nulla meno che richiegga el vivere civile, ma tutto con parsimonia e buona moderazione. In le cose onde seguiti onore alla patria, alla famiglia, ameremo esser conosciuti splendidi, magnifici, prontissimi. Ma in questo e in tutte le cose osserveremo che nulla sia troppo in questa o in quella parte, e possa niuno prudente desiderarvi più moderamento. Circa simili errori della gioventù o nel modo racconto o in altro modo qual meglio paresse a’ più dotti e prudenti di me, saranno curiosi e operosi direttori e gastigatori quelli della famiglia omini per sapienza e autorità maggiori.

Suole intervenire ch’e’ padri fra loro sono in mala concordia, disturbo alle famiglie dannosissimo. Affermano e’ fisici che le malattie nate ne’ mesi dell’anno atti a sanità vengono da cagione molto potente, e per questo sono di sua natura gravi e quasi incurabili. Così fra gli omini per età maturi non pare che tanto male possa intervenire se non da offensione intollerabile. In simile causa pensai e provai più volte più cose per proibir le gare e revocar l’impeto delle contenzioni. Non so bene donde poco succedesse ogni mio sforzo. Dicesi che la discordia forse giova in quelle cose ove succederebbe danno alla famiglia se tutti consentissero alla voluntà d’uno solo. E pare a’ prudenti che in questo bisogni ritrarsi e discordare e repugnare, quando così sia che in qualunque modo uno omo solo potrà più che gli altri, sì la republica, sì la famiglia rimanerà né libera né salva. Ma nell’altre cose sarà molto meglio concordarsi tutti a far bene, che discordarsi per non fare male. Nelle dissensione e contenzioni de’ tuoi consigliano alcuni che tu nulla pigli a te altro più che solo el studio di conciliarli e ren-