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Pagina:Albini - Le nostre fanciulle.djvu/145

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L'amore della campagna 103

sore di chimica agraria, aiutarono a risvegliare in lei la curiosità di quella scienza così varia che si lega all’agricoltura. Come aveva già preordinato la sua vita, anche senza il laureato d’agronomia, nel grande studio di suo padre, pensando di mettersi seriamente a studiare tutto ciò che a lui interessava per poterlo aiutare nelle sue faccende!

Ma quando meno lo si aspetta, il sognato arriva... e quando si sogna un dottore in agronomia... arriva un artista. Se ciò non accadeva, vi sarebbe stata in Italia una Rivista per le Signorine di meno, e forse un Giornale d’agricoltura di più.

Ma la signorina fatta donna torna spesso col cuore alla campagna anche l’inverno, oggi più che mai pensa: «Oh, poter trasportare in campagna un po’ di questa attività così agglomerata nelle grandi città dove si muore d’anemia e ci si urta così duramente da provocare scintille livide di odio, di invidie, d’amarezze, di brutale egoismo».

Se si potesse trovar modo d’allargarsi, di far spazio, disperdendosi un poco nelle campagne, cercando in una vita più semplice, più

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