Pagina:Alcune lettere delle cose del Giappone. Dell'anno 1579. insino al 1581, 1584.djvu/61

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DEL GIAPPONE. „ puf,, co quali notivi fi può trattare, fe prima non Jono cofi bumiliati, & confufi. E ben -vero che pochi g torni fono è morto quefio Chicafiro, con la cui morte,Cicacata cominciò alquàto a refpiraremófap piamo fin adeffo che fine habbia d’hauerlacofafua. rApprcjfoal Rc^vepchio-, non fu minore la forte? ¥■£$**<* > che moflrò Leone di ’Nocini, del quale di Jopra babbiamo fatto menticne: percioche nel me^o di tante tempere perfecutioni,egli andana con più feruore nella comedone: con tua magite apparecchiato ayoler più tojìo morir per la leg gedi Chnfio 7Sf S.cbeintepidirfigiamai. L’induJtna eferuor dì quefi’huomofù fi potete, che ne’mag gion bisbigli, rumori, e trauagli,f em pre fi aumentò e crebbe la Chrifiianitd di quel luocoi e fi fecero al orni battefm. Talché babbiamo adeffo quiui più di mille Cbrisìhim-, & continouando cofi, fperiamo nel Signore eh in breue tempo tutta quella gente, e della Citta edelleynllericetteràfua fanta legge. Se bene molti parenti di quefl-huomo hanno procurato diJtorlodafuoi buoni prìncipij: particularmente ’vm Juaforella, dicendogli: ch’era grand’imprudenza, eh ecv 0 leff e promouere amntigm opra tale-,mafiime m tempo, quando tutti i Bmghfhìnfin al Re nuouo, eòe prima tanto lafauorìua, bora Vhaueua lafciata, come cofj dameuole e pregiudiciofa in tutti irmi regni. Vero con quefìe, <& fimili ragioni s’affaticauanoin damo • non fi mouendoegli più chey>n duro feogho aìie procellofe onde del mare. Èt cofi periterò fempre facendo molte opere di miferìcordia, & carìtdt