Pagina:Alcune lettere delle cose del Giappone. Dell'anno 1579. insino al 1581, 1584.djvu/9

Da Wikisource.
Vai alla navigazione Vai alla ricerca

D E L  G I A P P O N E. 7

[versione diplomatica]


mo, ò che ci custodiſſe Iddio N. S. per la gran neceßitâ, che vi è di operarij in questi paeſi: ò per ventura ci ſerba la corona per altro tempo inſieme con molti altri. Quello di che douemo noi dare più gratie à Dio, & in che manifeſtamēte ſi vede, queſta opera eſſer ſua, è, che paſſando i nostri ſempre per tanti trauagli, e pericoli in vn paeſe tanto inquieto; nel qual è neceſſario mutar affatto la propria natura, & in quanto al vitto, & in quanto alli coſtumi; eſſendo il modo di viuere di quà molto diuerſo da quello di Europa; tuttauia N. S. ci aiuta tanto, che tutti i noſtri viuono quieti, e conſolati con molta pace, & carità tra loro; & con grand'amore, & obedienza à li Superiori. Et queſto baſti, in quanto à quel che tocca à lo ſtato, & vita de'noſtri. Circa le coſe del Giappone, è queſta terra tanto inquieta, per le continue guerre, & mutationi de'ſtati, che vi ſono; che veramente vi e grandißima confuſione; Et ben pare che ſtà ſopra di eſſa la ſpada della diuina giuſtitia, caſtigando li tanti & ſi graui peccati, che ſono tra queſta gentilitâ: percioche ſtà ſempre il paeſe così ſottoſopra, che non ſtà mai nel medemo ſtato: e pare che'l tutto stia pendendo per vn filo; perche chi hoggi è gran Signore, domani ſarà niente; & doue hora ſi ſtà in quiete & pace, da quà à poco ſarà tutto perturbato: il che non e piccolo trauaglio e diſturbo per la conuerſione d'Infideli, & per la conſeruatione delli già Chriſtiani, & di gran diſcontento de'noſtri. Perche molte volte quando ſtanno per racorre il frutto delle fatiche di


[versione critica]


mo, ò che ci custodisse Iddio N. S. per la gran necessitâ, che vi è di operarij in questi paesi: ò per ventura ci serba la corona per altro tempo insieme con molti altri. Quello di che dovemo noi dare più gratie à Dio, et in che manifestamente si vede, questa opera esser sua, è, che passando i nostri sempre per tanti travagli, e pericoli in un paese tanto inquieto; nel qual è necessario mutar affatto la propria natura, et in quanto al vitto, et in quanto alli costumi; essendo il modo di vivere di quà molto diverso da quello di Europa; tuttavia N. S. ci aiuta tanto, che tutti i nostri vivono quieti, e consolati con molta pace, et carità tra loro; et con grand'amore, et obedienza à li Superiori. Et questo basti, in quanto à quel che tocca à lo stato, et vita de'nostri. Circa le cose del Giappone, è questa terra tanto inquieta, per le continue guerre, et mutationi de'stati, che vi sono; che veramente vi e grandissima confusione; Et ben pare che stà sopra di essa la spada della divina giustitia, castigando li tanti et si gravi peccati, che sono tra questa gentilitâ: percioche stà sempre il paese così sottosopra, che non stà mai nel medemo stato: e pare che'l tutto stia pendendo per un filo; perche chi hoggi è gran Signore, domani sarà niente; et dove hora si stà in quiete et pace, da quà à poco sarà tutto perturbato: il che non e piccolo travaglio e disturbo per la conversione d'Infideli, et per la conservatione delli già Christiani, et di gran discontento de'nostri. Perche molte volte quando stanno per racorre il frutto delle fatiche di


A 4 gran