Vai al contenuto

Pagina:Alcuni scritti del dottor Carlo Cattaneo vol. I, Milano 1846.djvu/97

Da Wikisource.
80 VITA DI DANTE

giusta una crònica «si crede che Dante vi scrivesse alcune parti delle sue càntiche, per aver i luochi in esse descritti molta correspondenza con questi». Il che varrebbe altretanto a provare che Dante scrivesse le sue càntiche nei monti Pirenèi.

Nel quinto o sesto anno dell'esilio suo, Dante recossi a Parigi, e v'attese a studii che tornàvano necessarii a dar nervo scientìfico all'òpera sua, che doveva èssere tutta piane di siffatti argomenti. Boccaccio, che gli visse assai vicino di tempi, dice solo che «passati i monti che divìdono l'Italia dalla provincia di Gallia, COME POTE' se n'andò a Parigi». Ma il Balbo a quei monti soggiunse: cioè gli Appennini delle due riviere fino a Provenza. Ora gli Appennini non sono invero i monti che divìdono l'Italia dalla provincia di Gallia. E se Dante nòmina qua e là nel suo poema tre o quattro luoghi delle marine di Liguria e di Provenza, chi può sapere se li abbia visti mai? o se li vide piuttosto nella gita che nel ritorno? o se non li aveva visti prima, giacchè i sepolcri di Arle si tròvano nominati nell'Inferno, che, al dir di Balbo, era già finito e publicato prima di quel viaggio? E sappiamo ch'egli soggiornò a lungo nei vicini feudi dei Malaspina, che si vàlsero di lui per ambasciatore; ed a quei tempi le loro squadre e quelle dei Fieschi loro congiunti corrèvano tutti quei monti, e ssalìvano Gènova, e prendèvano Parma.

Pure il sig. Balbo afferma che «andando a Parigi ei NON POTE' PASSAR ALTROVE che per Provenza, e molto probabilmente per la via antica, e nuova, e quasi sola, d'Avignone». Ma Genova ed Avignone èrano nidi di guelfi caldìssimi, mentre varie città e signorìe di vassalli imperiali, potèvano conduslo salvo fino al sommo delle Alpi. E il Balbo stesso per condur Dante in Lunigiana trovò che «NIUN'ALTRA VIA gli era quasi aperta in mezzo alle guelfe Ferrara e Bologna, se non per Màntova e Parma città ghibelline, ondechè NON SI PUO' DUBITARE CHE PASSASSE PER ESSA?». Ma perchè mai chi aveva strada aperta fra i guelfi di Genova e d'Avignone, non poteva averla fra i guelfi di Ferrara e di Bologna? Perchè mai nell'un caso non potè Dante passar altrove che fra i guelfi, mentre