Pagina:Alfieri, Vittorio – Tragedie, Vol. I, 1946 – BEIC 1727075.djvu/387

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atto quinto 381
di questa vista gli occhi.

Pilade   Oh vista! — Oreste,
dammi quel brando.
Oreste   A che?
Pilade   Dammelo.
Oreste   Il prendi.
Pilade Odimi. — A noi non lice in questa terra
piú rimaner: vieni...
Oreste   Ma qual?...
Elet.   Deh! parla:
Clitennestra dov’è?
Oreste   Lasciala: or forse
al traditor marito ella arde il rogo.
Pilade Piú che compiuta hai la vendetta: or vieni;
non cercar oltre...
Oreste   Oh! che di’ tu?...
Elet.   La madre
ti ridomando, Pilade. — Oh, qual m’entra
gel nelle vene!
Pilade   Il cielo...
Elet.   Ah! spenta forse...
Oreste Volte in se stessa infuriata ha l’armi?...
Elet. — Pilade; oimè!... tu non rispondi?
Oreste   Narra;
che fu?
Pilade   Trafitta...
Oreste   E da qual mano?
Pilade   — Ah! vieni...
Elet. Tu la uccidesti.
Oreste   Io parricida?...
Pilade   Il ferro
vibrasti in lei, senza avvederten, cieco
d’ira, correndo a Egisto incontro...
Oreste   Oh quale
orror mi prende! Io parricida? — Il brando,
Pilade, dammi: io ’l vo’...