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272 maria stuarda
pace teme fra voi. Da lei che speri?

Arrigo Che spero?... Nulla: e nulla chieggio; e nulla...
Ma tu, che sai? che mi si appon? che crede
Maria? che dice?...
Bot.   A generoso core,
chi può rimorder fallo, altri ch’ei stesso?
Che degg’io dir? fuorché un iniquo è Ormondo;
che a te si tendon lacci; e che pel figlio,
per l’innocente figlio, or ti scongiura
Maria, piangendo...
Arrigo   Oh! di che piange?... Lacci,
tendi a me tu...
Bot.   Signor, te stesso inganni;
io non t’inganno. Eran d’Ormondo note
le fraudi giá: giá da’ suoi detti incauti
pria traspirò quell’empio tradimento,
ch’egli a propor ti venne...
Arrigo   A me?... Che dirmi
osi, ribaldo?... Or, se prosiegui, io farti...
Bot. Signor, compiuto ho il dover mio.
Arrigo   Compiuto
ho il mio soffrir.
Bot.   Parlai, perch’io ’l dovea...
Arrigo Piú del dover parlasti. Esci.
Bot.   Che deggio
alla regina dire?
Arrigo   Esci; va; dille,...
che un temerario sei.
Bot.   Signor...
Arrigo   Non esci?