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34 | rosmunda |
Oh gioja! or donde io non trarrolla?... È mia?... —
Ma, le vendette mie chi compie intanto?
Rosm. Va, raduna i tuoi fidi; armali ratto;
minaccia, inganna, sforza: ad ogni costo
di man dell’empio pria tranne tua donna;
vendetta poi, lasciala a me. Pria vegga
a se ritorre il rio fellon sua preda:
la vegga ei prima al suo rivale in braccio;
e se n’irriti, e sen disperi, e indarno...
Ildov. Ma che? giá forse in man di lui Romilda?...
Rosm. Antiveduto ei sta; né ardito meno,
né amante meno egli è di te...
Ildov. Minore
in tutto ei m’è.
Rosm. Tu prevenirlo dunque,
deluderlo dei tu. Lascio a tua scelta
i mezzi tutti: a dubbio evento esporre
l’amor tuo non vorrai.
Ildov. Fraude usar duolmi;
che in fraude sol può vincermi Almachilde.
Veglia intanto sovr’esso; al campo io volo,
la mia forza raduno, e in brevi istanti
riedo a Romilda...
Rosm. Affrettati, ed a tutto
pensa, e provvedi; arma l’ingegno, e il braccio
vero amator sei tu. Va, vola, riedi.
SCENA SESTA
Rosmunda.
far del suo amor vogl’io costei, che abborro?
Lieta? — Nol sei tu ancora: — io vivo ancora.