Pagina:Alfieri - Rime scelte, Sansoni, 1912.djvu/86

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58 rime varie


Di quai lagrime amare il petto inondo,
8Nel veder ch’oggi inonorata resti!1
Prezïoso dïaspro,2 agata, ed oro
Foran3 debito fregio, e appena degno
11Di rivestir sí nobile tesoro.
Ma no; tomba fregiar d’uom ch’ebbe regno
Vuolsi, e por gemme ove disdice alloro:
14Qui basta il nome di quel divo ingegno.4


XLII [lix].5

Al Petrarca, intorno alle sue pene d’amore.

È questo il nido, onde i sospir tuoi casti,6
Cigno di Sorga,7 all’aure ivi spargendo?
Qui di tua donna privo, in lutto orrendo,
4Del tuo viver l’avanzo a lei sacrasti?8
In quelle angosce, che sí ben cantasti,
Io pure immerso (ahi misero!) vivendo,


    pi. Tratto tratto le due file d’alberi opposti erano congiunte da varii rami di vite selvatica, i quali incurvandosi formavano altrettanti festoni mollemente agitati dal vento del mattino».

  1. 7-8. Il Foscolo, nella medesima lettera sovraccitata: «La sacra casa di quel sommo Italiano sta crollando per la irreligione di chi possiede un tanto tesoro. Il viaggiatore verrà invano di lontana terra a cercare con meraviglia divota la stanza armoniosa ancora dei canti celesti del Petrarca. Piangerà invece sopra un mucchio di ruine coperto di ortiche e di erbe selvatiche, fra le quali la volpe solitaria avrà fatto il suo covile. Italia! Placa l’ombre de’ tuoi grandi». Della camera del Petrarca, la quale, fortunatamente, per opera del veneto conte Carlo Leoni, non giace piú da tempo nello squallore in cui la videro l’A. e il Foscolo, diè un’ampia descrizione Niccolò Tommaséo nel proemio al commento della Divina Commedia.
  2. 9. Il dïaspro è una pietra silicea di varii colori, non molto pregiata.
  3. 10. Foran, sarebbero.
  4. 9-14. Notisi l’analogia fra il pensiero contenuto in questi versi dell’A. e i seguenti de’ Sepolcri del Foscolo (136 e segg.):
    Ma ove dorma il furor d’inclite geste
    E sien ministri al vivere civile
    L’opulenza e il tremore, inutil pompa
    E inaugurate immagini dell’Orco
    Sorgon cippi e marmorei monumenti.
    Già il dotto, e il ricco ed il patrizio vulgo
    Nelle adulate regge ha sepoltura
    Già vivo, e i stemmi unica laude. A noi
    Morte conceda riposato albergo....
  5. Nel ms.: «17 giugno, tra Rovigo e Ferrara».
  6. 1. Il Petrarca (Rime, CCCXXI):
    È questo ’l nido in che la mia fenice
    Mise l’aurate e le purpuree penne?
  7. 2. Il Sorga è un piccolo fiume che sbocca nel Rodano.
  8. 3-4. Non è assolutamente vero che dal 1348, anno in cui avvenne la morte di Laura, fino al termine della vita, il Petrarca abbia dimorato ad Arquà, ché anzi viaggiò senza posa. Sacrasti, consacrasti.