così tutto ciò, che trattava il Signor Newton
Matematico diveniva nelle fue mani. Certo ce ,
ibgmuns' io, che fe mai la Fifìca luungarfi porca
jàiì Gareggiar per la certezza colla Geometria , lo
poteva con qualche ragione da lui trattata; ben-
ché grandiffima ila la differenza, che paffa tra i
generi delle loro prove . Quella non può che
cWidcrar molti e molti particolari, fare intor-
no ad eflì offervazioni, e formar da tutto ciò per
induzione, come dicono, una propofizion gene-
rale; laddove l'altra più fpedìta, e più Cicura da
ogni parricolar cafo prefeindendo , la fua dimo-
ftrazion fonda Culla natura, e full' idea della cofa
ilefia,di cui fi ragiona. Tutto ciò che un Mate-
matico del Triangolo vi dimoflra, farà vero in
tutti di qualunque fpecie e' fieno; non coniidc-
rando egli che ciò, che neceflariamente ehge la
natura di una figura terminata da tre linee rette ,
la qual trovandoG in tutti i Triangoli, che fi
potìono mai fare, o immaginare, la fua propor-
zione viene ad un tratto a verificarti in tutti .
D'altra parte un povero Fifico vi dirà che tutti 1
corpi qui in Terra gravitano , e lafciati a fe me-
defimi cadono all' ingiù , non deducendol già ,
come fa il Matematico, dalla natura del corpo-,
che gli è ignota, ma dall' offe r-vazion giornaliera,
che l'oro, l'argento, le gemme, l'acqua, l'aria, e
mille altri corpi il fanno, e il fanno collantemen-
te di giorno-, di notte, l'inverno , e la fiate ,^a
ciel nuvolo, e fereno ; onde fi può ragionevol-
mente per induzione raccogliere, che qualunque
corpo graviti in ogni luogo, e in ogni tempo.