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104 DE VULGARI ELOQUENTIA.


gata, ma invece con buon avvedimento il Witte legge «repedassent.» E indi tutta la sentenza può spiegarsi: O sia che alcuni indigeni dell’Europa stessa (quelli ch’ivi in prima fossero nati) vi ritornassero.

18. Totum quod ab ostiis Danubii, sive Meotidis paludibus, usque ad fines occidentales Angliæ, Italorum, Francorumque finibus et Oceano limitatur, solum unum obtinuit Idioma, Quest’arruffata lezione, che si è conforme alle prime Stampe, piacque al Torri, che per altro non si diede briga di strigarla, come pur si conveniva, per farci comprendere il concetto, anco più offuscato dalla interpretazione del Vicentino: Tutto quel tratto che dalla foce del Danubio ovvero dalla palude Meotide sino alle fine occidentali, le quali dai confini d’Inghilterra, Italia e Franza e dall’Oceano sono terminate, tenne un solo Idioma. Ma a sciogliere cotal enigma s’attentò felicemente il Fraticelli, ponendo «est» dopo «ab ostiis,» e «limitantur» in cambio di «limitatur,» e indi racchiudendo fra parentesi: «Angliæ, Italorum, Francorumque Finibus et Oceano limitantur.» Di che gli parve di dover poi eziandio riformare al giusto uopo la traduzione: Tutto quel tratto, ch’è dalla foce del Danubio ovvero dalla palude Meotide fino ai termini occidentali (li quali dai confini d’Inghilterra, Italia e Franza e dall’Oceano sono terminati), tenne un solo Idioma. Con ciò allora si verrebbe a determinare quel tratto d’Europa, che dalle foci del Danubio si stende su su infin all’estreme parti occidentali, e proprio sin al termine dell’Ungheria verso Oriente: lin. 27. Credo nondimeno, che in luogo di «Angliæ» (lin. 20), difficile ad accomodarsi col fatto, sia da porre «Ungariæ.» Del resto, indi ognuno potrà ben discernere che l’etnografia di Dante si discorda molto da quella degli Scienziati moderni; ma basti a noi l’adempiere strettamente l’ufficio d’interprete delle dottrine del nostro Autore, cui soltanto colla scienza del secolo XIII e XIV può rendersi la dovuta ragione.

27. Ab isto incipiens idiomate, videlicet a finibua Ungarorum versus Orientem, aliud occupavit totum quod ab inde vocatur Europa, nec non ulterius est protractum. To-