Pagina:Alighieri, Giuliani - Opere latine vol I - 1878.djvu/32

Da Wikisource.

AD ALESSANDRO MANZONI. 13


sia volgare e sì nella Prosa. Neppure a questo si restrinse. (Ib., i, 19; ii, 1.)

In effetto, dovendo porgere una cosiffatta dottrina, non avrebbe potuto farlo convenientemente, se innanzi non si fosse occupato a discorrerci dei tre Volgari latini dell’Europa meridionale, e segnatamente del Volgare di Sì o Volgare latino per eccellenza, dal quale trae principio e fondamento esso Volgare illustre del pari, che gli altri Volgari, il mediocre e l’umile. Ma queste qualità, più o meno elette, del Volgare linguaggio d’Italia, risguardano, più che altro, le cose diverse, di cui uno imprende a parlare, e le corrispondenti differenze dello stile, tragico o comico od elegiaco, adoperato all’uopo. E se più a lungo e distintamente l’Allighieri s’avvisò di ragionare del Volgare illustre, gli è perchèlo giudicava come l’ottimo nel suo genere, e quindi tale, che per esso e con esso si dovessero ponderare, misurare e paragonare tutti i Volgari nostri: «Quo municipalia Vulgaria omnia Latinorum mensurantur, ponderantur et comparantur,» (Ib., i, 10, 16; ii, 4.)

Del resto, ch’egli quivi «non abbia inteso di definire quale sia la Lingua italiana,» sarà il vero; ma che non l’abbia al modo suo definita di fatto, e che anzi in esso Trattato «non si parli di Lingua italiana nè punto nè poco, » m’è impossibile di consentirvelo, se già non vogliasi far quistione di parole e se io non devo contraddire alle sentenze più manifeste. Nel primo de’ due libri sovrallegati, Dante invero non discorre se non della Lingua o dell’Idioma primitivo, e come questo per la confusione di Babele si fosse diviso in una moltitudine di linguaggi o lingue, che nell’Europa meridionale si possono per altro ridurre a tre sole. E ciascuna di queste vanta sue prerogative rispetto alle altre. «La Lingua d’Oil pretende d’esssere preferita, dacchè per la sua volgarità più facile e più dilettevole, son tutti suoi i libri che si scrissero nel Volgare prosaico. L’altra (lingua), cioè quella d’Oc, invece produce in suo favore l’avere gli Eloquenti volgari poetato in essa, siccome nella più perfetta e dolce loquela. La terza (iingua) ch’è quella dei Latini (Italorum qui dicunt), afferma la sua preminenza per due privilegi: l’uno, perchè di essa furono