Pagina:Alighieri - Comedìa, Foligno, 1472.djvu/51

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Diſubito drizzato grido come ?
     diceſti elli ebbe? non uiuelli ancora ?
     non fiere liocchi ſuoi lodolce lume ?
Quando ſaccorſe dalcuna dimora70
     che io facea dinanzi alariſpoſta
     ſupin ricaddi et piu non parue fora
Ma quel altro magnanimo acui poſta
     riſtato mera non muto aſpecto
     ne moſſe collo nepiego ſua coſta75
Et ſe continuando alſuo detto
     ſelli aquellarte diſſe male appreſa
     cio mitormenta piu che queſto lecto
Ma non cinquanta uolte fia racceſa
     lafaccia delladonna chequi regge80
     che tu ſaprai quanto quel arte peſa
Et ſe tu mai neldolce mondo regge
     dimmi per che quel populo e ſiempio ?
     incontra imiei inciaſcuna ſua legge ?
Ondio allui loſtratio elgrande ſcempio85
     che fece larbia cholorata inroſſo
     tali oration fa far nelnoſtro tempio logo
Poi chebbe ſoſpirato elcapo moſſo
     accio non fu io 1ſolo necerto
     ſanza cagion conlialtri ſarei moſſo90
Ma fu io ſolo lodoue ſofferto
     fu perciaſcun ditorre uia fiorenza
     colui che la difeſi auiſo aperto
De ſeripoſi mai uoſtra ſemenza
     pregai io lui ſoluetemi quel nodo95
     che qui ainuiluppata mia ſentenza

  1. gia a penna