Pagina:Alighieri - Comedìa, Foligno, 1472.djvu/80

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Che ſichiama acquã queta ſuſo auante
     che ſidivallı giunelbaſſo lecto
     e aforli dequel nome e vacante
Rimbomba la ſoura fan benedecto100
     delalpe percadere aduna ſceſa
     oue douea permille eſſer ricetto
Coſi giuduna riua diſchoſceſa
     trouamo riſonar quelacqua tinta
     ſi chempochora auria lorechie offeſa105
lo auea una corda intorno cinta
     et coneſſa penſai alcuna uolta
     prender lalonza alapelle dipinta
Poſcia chellebbi tutta dame ſciolta
     ſicomelduca mauea comandato110
     porſila allai agroppata et rauolta
Onde ſiuolſe in uer lodextro lato
     et alquanto dilungi dalaſponda
     lagitto giu inquel alto burrato
Et pur conuien che nouita riſponda115
     dicea frame medeſmo alnuoto cenno
     chel maeſtro conlocchio ſi ſeſconda
Ay quanto cauti lihuomini eſſer dienno
     preſſo acolor che non ueggion pur loura
     ma perentrol pienſier miran colſenno120
El diſſe ame toſto uerra diſoura
     cio chio attendo echel tuo penſier ſogna
     tolto conuien caltuo uiſo ſi ſcoura
Sempre aquel uer cafaccia dimeczogna
     dee Ihuom chiuder lelabbra fin chelpote125
     pero che ſanza colpa fauergogna