Pagina:Alpi e Appenini.djvu/19

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INNO DEGLI ÀLPINISTI 1



        Excelsior! Excelsior! Excelsior!
Noi siamo d’alpini — ardita coorte
    Fra rupi e fra ghiacci — sfidiamo la morte,
    Ignoti perigli — corriamo a cercar
    Col core, col piede - demprati d'acciar
Qui giunti a convegno — dai colli, dai piani
    Dall’Etna al Gottardo — siam tutti italiani
    Un solo, un sol grido — qui tutti spronò:
    Excelsior, excelsior, — su fin che si può!
        Excelsior! Excelsior! Excelsior!
Le cime dell’Alpi — superbe, temute,
    Coi nostri talloni — vogliamo battute.
    Oh! fin che abbiam forza — vogliamo salir;
    Che l’aura più lieve — ci allarghi il respiri
Vedere e sapere — ci è cura e diletto
    Non pietra ne sfugge — non fior, non insetto
    Per culmini eterni — di neve e di gel,
    Scrutiamo i misteri — del suolo e del ciel.
        Excelsior! Excelsior! Excelsior!
Son ala gli affetti — n’è guida il pensiero,
    Natura obbedisce — dell’alma all’impero.
    Per cime inaccesse — ci apriamo un sentier,
    È norma all’alpino — Volere è poter!
Dei forti seguendo — gli esempi e i conati
    In balda coorte — ci siamo ordinati,
    Fra poco d’Italia - le cento città
    Udranno l' Excelsior — dell’alpi l'hurrah!
        Excelsior! Excelsior! Excelsior!
Già l’alba colora — le cime dei monti;
    Compagni, siam pronti — è d’uopo partir!
    Dell’aquila il grido — in alto suonò,
    Del cupo ghiacciajo — il rombo tuonò....
Il sacco alle spalle — fra mani il bastone,
Sull’erto ciglione — dobbiamo salir....
    Sfidando l’abisso — s’avanzi chi può....
    Il Genio dell’Alpi — lassù ci chiamò.
        Excelsior! Excelsior! Excelsior!

                                                            G. Corona.

  1. Posto in musica dal maestro Augusto Hololi e pubblicato dallo Stabilimento Hicordi in Milano.
Alpi e Appennini. Dispensa 2