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la lontananza 245


Un bizzarro locale. San Giacomo era diversa da tutte le chiese di campagna sarde. Non teneva adossate le solite stanze dette cumbissias, ove i fedeli dimorano durante il tempo della novena. Solo due piccole segrestie e un loggiato ad archi dalla parte del nord. Non aveva campanile, e la facciata stendeva appena una punta bizantina al disopra del tetto. Sulla facciata si osservavano striscie di mosaico di rozza fattura.

Nell’interno, oramai nulla più ricordava il luogo sacro.

Due stanze servivano a Paolo nelle lunghe dimore che faceva lassù.

Nelle altre c’era la dispensa, cioè la provvista dei viveri, delle bibite e di tutto il necessario che potesse occorrere agli operai.

La dispensa era un’altra speculazione, perchè si guadagnava su ogni cosa, facendola pagare quasi al doppio agli operai che necessariamente eran costretti a fornirsi di viveri là sul luogo del lavoro.

Essi, poi, i docili e buoni scorzini e carbonai, quasi tutti toscani, nelle ore di riposo si riti-