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Pagina:Annalena Bilsini, di Grazia Deledda, Milano, 1927.djvu/48

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sono accadere, perchè neppure le zingare ti guardano; e poi sei troppo prudente....

Gli altri fratelli ricominciarono a sghignazzare; poichè si sapeva di uno scacco amoroso di Bardo, al quale una sera una ragazza aveva dato appuntamento mandandoci poi il padre per chiedergli che intenzioni aveva: e mortificato e deluso egli aveva risposto che non aspettava nessuno e che le sue intenzioni erano semplicemente quelle di pigliarsi un po’ di fresco.

L’allusione di Osca lo ferì quindi: rosso in viso e sdegnato più che lo zio al ricordo della sua avventura, gridò:

— Lasciatemi crescere ancora di qualche centimetro e poi ne riparleremo.

— Una volta scottati, la seconda ci si soffia su, — replicò Osca: e tutti, fra grandi risate, cominciarono a soffiarsi sulle dita.

Solo il vecchio era ricaduto nella sua solita tristezza distratta: fu visto tendere la mano verso un bicchiere a metà colmo di vino, ma poi ritrarla e afferrare sospirando il suo bicchiere d’acqua.

Il vino se lo bevettero tutto i giovani, ed anche le donne non rifiutarono la loro parte. In ultimo una lieve allegria li rendeva tutti espansivi: Baldo aveva gettato il braccio sul collo di Bardo, e gli si strofinava