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Libro Quarto. 83

gli manifesto pericolo, per vivere liberi, ò morire servi. Consimimili Consimili Consimili voci si sentivano publicamente per la Città, fendevano con lamenti l’aria, in questa guisa la disperatione di tanto relevante interesse della libertà alterava gl’animi, accostandosi anco le mai interrote instigationi, & stimoli del Vescovo alla recuperatione della lor primiera conditione. Acciò il tutto s’incaminasse con prudenza, & non lasciassero luogo d’esser notati di temerità, andavano prima investigando tutti gli modi, & maniere, con quali potessero giungere al dissegno da lor prefisso.

In questo mentre giunse nuova, che Rodolfo Arciduca d’Austria haveva ottenuto il governo de stati di quella famiglia, à questo aviso parsei respirassero gli poveri Trentini, giudicarono esser giunto il termine di potersi aiutare. [Ambasciata de Trentini al Serenissimo Arciduca d’Austria.] D’ordine del Vescovo spedirono subito Ambasciatori à quel Prencipe loro amico, & confederato, con commissione che à lui rapprentassero tante lor calamità. Non tantosto gionti furono amessi all’udienza, ivi tutti tranformati in malinconia, & mestitia, con gran silentio esposero la loro ambasciata. S’allegrarono prima, egli fosse succeduto (mercè all’heroica sua virtù) al potentissimo Principato dell’Austria. Dimostrano poscia Lodovico, figlio di Lodovico Bavaro, tirano de Trentini, & capital nemico del nome Austriaco, mentre non havevano alcun ombra di timore, doppo haver aggiunto al proprio stato il Contado del Tirolo ambitioso de dominij, essere con nemico Esercito entrato nel Territorio Trentino, havere occupato con improvisto assalto, Castelli, & altri Luoghi fortissimi; dato à fuoco, e fiamma le Valli, Ville, & gli Popoli tutti si può dire messi à fil di spada, presa la Città, spogliato tiranicamente il Vescovo d’ogni sua giurisdition, lasciandogli la sola cura delle cose spirituali, crudele in tutti, tutto maneggiare conforme gli somministra il suo mal nato pensiero. Nicolò, Gerardo, Giovanni, Meniandro, & Alberto, hora Vescovo quarto, doppò la presa della Città non esser vissuti in grado Pontificio, esser stati necessitati come ministri obedire sin al presente alle sfrenate voglie del Bavaro.

Non haver la Città tante forze, & aiuti di poter por ripiego à tanta cupidigia, havrebbon però mostrata qualche scintilla del lor valore quando con armi non con inganni s’havesse combatutto, & se (altrimente confederati) vituperosamente non fossero stati da lui traditi. Non sapere la causa gli Trentini per la quale habbi conceputo tant’odio contro la loro Chiesa, se non che sos-