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142 Azioni di Generali

reggimenti lontani ne’ presidj della Transilvania; e però quando l’esercito capitale si raccolse ad Altemburg, sito eletto, come comodo, ad introdurre soccorsi in Giavarino, Comora, e altre piazze di frontiera, si trovò ascendere a soli quattro mila Cavalli, e due mila fanti. D. Annibale Gonzaga coll’opera degli Ingegnieri, Vimes, e Tentini aveva accresciute con molte esteriori fortificazioni, le difese di quelle due Piazze. Una generale insurrezione degli Ungheri aveva messa in arme gran quantità di gente. Ma perchè era moltitudine senza esperienza, dalla quale poteva temersi la fuga al primo incontro, furono scelti i più robusti, e quelli, che apparivano più coraggiosi, e poi licenziati gli altri con ordine di somministrar viveri, armi, e cavalli a quelli, che rimaneva a guerreggiare.

Il General Montecuccoli, compreso il piccol numero di Soldati, co’ quali doveva fronteggiare la grande armata Turchesca, esitò, se doveva intraprenderne il comando. A Cesare espresse i suoi sensi con parole del seguente tenore. Sono trentasei anni, che mi consecrai totalmente alla servitù della Maestà vostra, e dell’Augusto Genitore. Niuna impresa è succeduta, in cui non mi sia ritrovato o in qualità di soldato, o d’Uffiziale. Dopo un servigio continuato sì a lungo, mi vedo ridotto presentemente alla condizione di doverla fare da partitante, o da Croato alla testa di soli quattro milla Cavalli. Non ricuso di sottomettermi a qualunque ubbidienza; purchè sia chiaramente nota, e commisurata alle forze confidatemi. Di buon cuore offerisco e vita, e sangue per eseguirla. Le pioggie dirotte di quell’estate alzarono fuor di modo i fiumi; e inondate Campagne ritardarono assai il viaggio del Gran Visir; onde solo ai primi di Agosto accampò sotto Strigonia con sessanta mila Soldati, oltre la turba de’ Tartari, e de’ Venturieri in copia. Fluttuava, incerto a qual impresa s’appigliasse. Finalmente risolvette quella di Nayasel, detto Vivarino, come più facile. A tal effetto fece passar il Danubio a tre mila Gianizzeri, finchè il ponte si terminasse. Il Conte di Forgatz, Governatore della Piazza reputò facile il disfar questi tre mila Gianizzeri. E però con sei mila soldati camminò tutta la notte per sorprendergli a giorno. Ma questi erano già cresciuti a diciotto mila, e si tenevano nascosti sotto alcune colline con aguati, disposti a siti opportuni. Dell’errore preso non si avvide il Forgatz se non quando non fu più a tiro di ritirarsi. Ciò non ostante pugnò con gran valore; finchè vedendosi circondato, si pose in salvo colla Cavalleria. Vi perdette da tre mila Soldati tra morti, e prigioni.

L’infelice disfatta sparse dapertutto lo spavento. Le milizie de’ Comitati d’Ungheria si dileguarono sino all’ultimo uomo. Il Montecuccoli spedì nuove truppe, che giunsero a tempo in Nayasel. Esso poi, tragittato il Danubio, si collocò due miglia lontano da Possonio. Coprì un fianco col fiume. Con ripari di terra munì l’altro fianco, e per