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e di Soldati Italiani. 165

li stuolo grossissimo di Svizzeri, terribili nelle battaglie, parecchi reggimenti Alemanni tratti al suo soldo, ed alquanti mila Inglesi, che passarono il mare alla di lui paga. Di più venti in trenta mila Cavalli, veterani quasi tutti, accostumati a vincere, ed erano Cavalleria della migliore d’Europa. Generali, e Capitani i primarj del secolo. Il Principe di Condè, il Turena, il Lucemburg, il Criquì, oltre ad altri più. E quasi tutto ciò non bastasse, guadagnò due Gran Prelati d’Alemagna l’Elettor di Colonia della Casa di Baviera, e Monsignor Bernardo Gallen Vescovo di Munster, i quali non solo unirono le truppe de’ loro Vescovati, ma a lui spalancarono più porte, per entrare colle armate nelle viscere più intime, e più aperte di quegli Stati.

Gli Ollandesi, comprese le imminenti invasioni della Francia, si diedero a munirsi con copia grandissima d’oro, versato in armamenti terrestri, e marittimi. Nelle Flotte navali avevano conservato Condottieri eccellenti, e quanto era d’uopo per ben difendersi, anche contra le due potenze Inglese, e Francese, come lo dimostrarono in parecchie battaglie, in niuna delle quali furono soccombenti, e in alcune piuttosto s’avvantaggiarono. Ma dalla parte di terra non potevano star peggio. Mancava Generale capace, di ben comandare l’esercito. Il Principe Guglielmo terzo d’Oranges, che posero alla testa delle Milizie, era Giovine di ventidue anni con poco studio di arte militare, perchè unico rampollo di sua Casa, di tenue complessione, era stato allevato dalla Principessa Madre con tutto il riserbo, e lontano dall’applicazione, perchè non patisse. Era pur anche sprovveduto affatto d’esperienza di guerra. Generali di grido, che lo assistessero, e lo dirigessero nelle faccende belliche, non se ne trovarono. Le Soldatesche, da loro arrolate, erano quasi tutte nuove leve, niente accostumate, nè alle battaglie, nè a sostenere il fuoco violento degli assedj. In ventiquattro anni di quiete, che goderono essi Stati dopo la pace di Vestfalia, avevano perduto l’uso del guerreggiare in terra. Coll’aver poi a quel tempo avversarj i Francesi, e gl’Inglesi, erano privi di bravissimi Uffiziali, e poderose truppe di amendue le nazioni, le quali per ottanta anni avevano costituito il miglior nervo de’ loro eserciti contra la Spagna. I due Principi d’Oranges, Maurizio, e Federico Enrico l’uno Avolo, e l’altro Prozio del Principe Guglielmo comparvero grandi, e riuscirono in varie spedizioni, perchè ebbero sempre a’ fianchi, e sotto i loro stendardi varj soggetti de’ più scelti tra’ Francesi, ed Inglesi con ischiere elette, ricavate da que’ due Regni., Ora gli avevano assalitori, e nemici, concordi al loro esterminio. Contavano, è vero, moltitudine di Piazze. Ma oltre all’esser queste, quasi tutte attorniate da Fortificazioni di terra per lunga pace trasandate in poco buono stato, nè potute ripararsi affatto per iscarsezza di tempo, penuriavano di Governatori eccellenti, e di guarnigioni ag-