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168 Azioni di Generali

tato vicino che fusse assalito. Anzi né meno l’avrebbono potuto, poiché rimanevano estenuati assaissimo di forze, senza fortezze, le quali coprissero le provincie, che rimanevano loro, e senza comunicazione veruna colla Fiandra Cattolica a cagione delle piazze, che si pretendevano dalla Francia. Essa Fiandra rimarrebbe attorniata affatto da’ paesi, che si volevano dal Cristianissimo, senza veruna apertura, per cui ricevere ajuti dall’Alemagna.

Venti milioni di Franchi chiedere il Re Luigi colle Città di Nimega, e di Grave, colle fortezze di Skenk, di S. Andrea, di Crevecoeur, di Boisleduc, di Breda, di Bergopson, di Domel, e con tutta la Geldria di là dal Reno. La perdita di queste Piazze spogliava gli Ollandesi de’ più forti antemurali, co’ quali tenersi riparati.

L’Inghilterra pretendere quattro milioni di scudi, e quattrocento mila scudi annuali per la pesca delle renghe, e di più in pegno la fortezza dell’Esclusa, ed alcune Isole della Zelanda. Avere gli Ollandesi offerto alla Francia Mastric, e dieci milioni di Franchi con altra somma al Re Brittanico, né aver potuto conseguire la pace a sì caro prezzo.

La Regina di Spagna in virtù della lega, contratta con que’ Stati, non poteva dispensarsi dal somministrare a loro difesa un buon corpo di soldatesche. Questo passo cagionerebbe nuova rottura con la Francia. Prima che questa seguisse, esser necessario, che Sua Maestà Cesarea avvicinasse il proprio esercito al Reno, per essere a portata comoda, di assistere al Nipote Carlo secondo. Con mediocri sussidj che la Spagna, e l’Ollanda fornissero all’Imperatore, esso potrebbe metter in Campagna un’armata, che unita alla Spagnuola, ed Ollandese sormonterebbe quella della Francia, e ritornerebbe gli affari nello stato primiero. L’Alemagna abbondare d’armati, la Spagna, e l’Ollanda di soldo: quando il ferro si collegasse coll’oro, potrebbe far fronte a’ loro nemici, e non altrimenti. Gli Spagnuoli pur troppo essersi disgustati, ed alienati non poco da’ Tedeschi; perché alla pace di Munster, e all’altra di Acquisgrana non furono curati i loro interessi da’ Principi d’Alemagna. Rompersi sempre peggio quel vincolo di comune salvezza, colla quale queste due Nazioni eransi conservate scambievolmente nel secolo antecedente, né potute atterrarsi da assalimenti ostili. Potersi rassodare di nuovo, ed esservi precisa necessità di farlo ben tosto.

In termini consimili, e con aggiunta di altre ragioni, che lungo sarebbe il qui didurre, parlava, e persuadeva l’Ambasciatore Balbases. L’Imperatore risolvette di tenersi ad un partito, come di mezzo, cioè porgere qualche assistenza all’Ollanda, ma non romperla col Re Luigi a tutta forza, e possanza. Radunò sulle frontiere della Boemia da sedici mila soldati, e ne appoggiò il comando al Conte Montecuccoli, con ordine di congiungersi alle truppe, raccolte dall’Elettore. Quali fussero le vere intenzioni di Cesare in questa mossa, varia-