Pagina:Anonimo - Azioni egregie operate in guerra.pdf/192

Da Wikisource.
182 Azioni di Generali

impaludano qua, e là. Il Turena per custodire i suoi ponti, era obbligato a tenersi in siti bassi, ne’ quali a cagione delle acque stagnanti i suoi Soldati albergavano in mezzo a’ pantani, e pativano assai1. Per lo contrario il Montecuccoli alloggiava in luoghi alti, salubri, prossimi alle montagne della Selva nera, e su’ colli d’essa. Stette per qualche tempo all’Abbazia di Scuteren, dove godeva i foraggi della Briscovia, e delle vicinanze. Poi venne al di sopra d’Offemburg sul fiume Kintzing, ove poteva stendersi alla larga nelle valli d’attorno. Gli eserciti erano vicinissimi, e le sentinelle entravano in guardia a pochissima distanza l’una dall’altre. Il Montecuccoli adoperava la Cavalleria Unghera, e parte ancora della Tedesca, per difficoltare i foraggi, correre addosso a’ Francesi, e tenerli ristretti. Gli riuscì di battere varie partite, e far de’ prigioni. La Cavalleria del Turena si ridusse a grandi angustie, non avendo ormai se non foglie, colle quali pascersi. L’impraticabilità delle strade, cagionata dalle dirottissime pioggie in una pianura tutta paludosa, rendeva malagevole, e però scarso il trasporto quotidiano de’ viveri al di lui Campo, perlochè i Soldati Francesi pativano assaissimo per la penuria del vitto, per le intemperie dell’aria, e per la perversità della stagione. Gl’Istorici Francesi pretendono, che anche gli Imperiali soffrissero, per avere i Magazzini raccolti in Argentina, con la quale era loro impedita ogni comunicazione. Ma i Magazzini Cesarei non erano in Argentina, la quale appena aveva, con che vivere per sè, stante gli incomodi, e il consumo delle vettovaglie, che dopo il raccolto dell’anno passato aveva sofferta l’Alsazia dalle due armate, e massime dall’Alemanna grossissima, e acquartierata per più mesi in quelle contrade. I viveri venivano al Campo Cesareo da Friburg, dalla Svevia, dal Palatinato, da altre terre adjacenti, copiose di grani, e d’altro, per avere i quali pronti, e sicuri, il Montecuccoli non solo aveva voluto un grosso esborso di denaro dalla Camera Aulica; ma aveva collocato un corpo di truppe nel Marchesato di Baden, e lungo le strade sul fiume Entz sino a Pfortzhein sotto il Duca di Lavemburg. Dopo la metà di Luglio cessarono le pioggie. Allora il Turena compartì le sue genti, per sussistere con minore disagio in più corpi, e taluno qualche miglia distaccato dall’altro. Il Cavalier di Plessis era col suo il più inoltrato. Determinò pertanto il Montecuccoli di farlo attaccare alle spalle, e alla fronte. Ordinò al Caprara, che levasse da Friburg, e da Offemburg la maggior parte del presidio. Con esso attaccasse per di dietro il Plessis. Nello stesso tempo il Principe Carlo di Lorena lo assalirebbe in faccia la notte de’ ventitre. Due falsi attacchi formerebbe l’istesso Montecuccoli contra il grosso dell’esercito nemico. Quattro tiri di Cannone dovevano servire di segnale per assalire concordemente. La sorte´

  1. Vita del Visconte di Turena tomo 2 pag. 316.