Pagina:Anonimo - Azioni egregie operate in guerra.pdf/194

Da Wikisource.
184 Azioni di Generali

rale egregio, pianse. E a chi l’osservò spargere lagrime, soggiunse, e replicò più volte: Compiango, nè potrò mai compiangere abbastanza un Personaggio, che faceva grand’onore al genere umano: un Personaggio superiore ad ogn’altro uomo. Indi favellando con enfasi, si estese in ampie lodi delle di lui grandi azioni, e del merito insigne, che lo rendeva degno di venerazione anche appresso i nemici. Così scrive il Francese Sig. di Cavagnac nelle sue memorie1. Pari generosità di animo ben di rado si ammira tra’ rivali, e competitori. Grandi onori, ed elogj magnifici furono celebrati alla immortale memoria del defonto da Sua Maestà, il Re Luigi, da’ Magistrati, e da’ più celebri Oratori. Il Cadavero fu depositato nella Cappella, destinata alle Tombe de’ Sovrani, e della Famiglia Reale.

Gl’Istorici Francesi, per seppellire tra’ trionfi le rimaste spoglie mortali del loro Gran Capitano, scrissero due presagj, usciti l’uno dalla di lui lingua, l’altro dalla di lui penna. Col primo dissero, che avendo il Turena osservata senza guardie una parte di certo piccolo fiume, per cui poteva facilmente insinuarsi addosso a’ Tedeschi, e combatterli con vantaggio, avesse assicurati altri Capitani confidenti, come era certo, di ottenere con una compita vittoria il frutto di quella penosa Campagna. Col secondo scrissero, come Esso il giorno avanti con lettera aveva dato parte al suo Re, come, ritirandosi gl’Imperiali, avrebbe certamente sconfitta la loro retroguardia. Questi pronostici non sembrano molto credibili, a chi noterà la prudenza del Turena, ben istruito della incertezza, che versa nell’esito de’ gran fatti d’arme. Tanto più che il Montecuccoli non era inferiore in nulla a lui. Per la Fanteria, alla riserva di alcuni valorosissimi reggimenti Inglesi al soldo Francese, quelli di Cesare potevano sperarsi superiori. La Cavalleria Alemanna, non inferiore in altre qualità aveva patito meno, e stava in forze migliori. Intorno poi a’ Generali subalterni non aveva il Montecuccoli che invidiare. Il Principe di Lorena, il Baden, il Caprara, il Dunevald, e altri più nelle molte Campagne, alle quali intervennero, fecero conoscere le loro insigni abilità, capaci di ben vincere. Se le sponde di quel piccolo fiume erano aperte in qualche sito, anche più addietro, sotto un’altura v’erano grosse guardie collocate in insidie a’ siti debiti, per cogliere in imboscate quelli, che v’entrassero. Nè è vero, che i Cesarei si ritirassero. Chi pianta batterie, regolarmente parlando, non medita di recedere più addietro. Oltre di che il Montecuccoli, quando seppe che il Turena s’inoltrava, esso pure si avanzò dalle vicinanze di Bihel ad Acheren e a Saspac, facendosi forte in quella Chiesa, il che indica, che non rifiutava il combattere. Anzi, se è vero ciò, che vien scritto dallo stesso Cavagnac, a lui disse il Montecuccoli, che la battaglia sarebbe seguita si-

  1. Vita del Visconte di Turena: tomo secondo: pag. 321.