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e di Soldati Italiani. 185

curamente. Tutto ciò si conferma dal riflettere, che dalla morte del Turena sino al sapersi di certo nel Campo Alemanno la di lui caduta, essendo trascorse due mezze giornate, pure in tutto questo tempo niuna mossa seguì nell’esercito Tedesco, come indica lo stesso Cavagnac.

Inconsolabili i Generali Francesi per l’acerba perdita, consultarono del come regolarsi. Entrò gara, per chi dovesse comandare in Capo. Il Vaubrun più anziano di promozione era ferito. Il Conte di Lorges era Nipote dell’estinto Turena. Concordarono di comandare alternatamente, e fare la ritirata. Il Montecuccoli veniva sollecitato a combattere da’ suoi Ufficiali, avidissimi di menar le mani. Ma Egli volle attendere, che i Francesi sloggiassero. La sera de’ vent’otto Luglio lo fecero essi, per guadagnare il ponte d’Alteneim, e ripassare il Reno. La ritirata fu degna di lode. Il Conte di Lorges seppe prevalersi di tutti i posti opportuni, che incontrava, come fosse, sponde di fiumicelli, ed altro. Si combattette per varj giorni. Gl’Inglesi, e gl’Irlandesi al soldo di Francia sotto il Conte d’Harailton operarono maraviglie di valore. Anche il Cavalier di Bouflers co’ Dragoni resistette bravamente. Ciò non ostante vi lasciarono de’ gran morti, e rimasero diminuiti assai; il che può comprendersi; poichè dopo il passaggio del Reno dovettero abbandonare la Campagna, e trincerarsi, là dove prima sotto il Turena si persuadevano di vincere: lasciarono la maggior parte dell’Alsazia in potere del Montecuccoli. E quantunque accresciuti di molte truppe col gran Principe di Condè, sfuggirono sempre il fatto d’armi. Nè è vero, che acquistassero Cannoni, e facessero più migliaja di prigioni. Perdettero molto bagaglio sulla strada. Vi fu ucciso il General Vaubrun con quantità considerabile di Ufficiali. Il Duca di Vandomo, allora giovinetto alla testa del reggimento di Sciampagna, fu ferito in una coscia. Tormentato dal dolore e vedendo cadere a terra Capitani, e Soldati non pochi sotto i suoi occhi per le gran salve nemiche, si tenne a lungo in piedi con coraggio, finchè venne meno per grave deliquio. I Generali Cesarei Scultz, Hanant, e Dunevald non cessarono di assalirli per più giorni, e d’inferire loro della Strage.

Il Montecuccoli, ottenuto il ponte di Argentina, s’impossessò di parecchi Castelli con la prigionia de’ Presidj. Colà ritrovata quantità di viveri, raccolta da’ Francesi, si mosse per dar loro battaglia. Erano comandati dal Duca di Duras altro Nipote del Turena. Ma scorgendoli chiusi tra forti ripari, si portò all’assedio di Hagenau. Dalla Fiandra con validi rinforzi era capitato il Principe di Condè, e si avanzava. Allora il Montecuccoli, sciolto l’assedio, marciò per incontrarlo. Però il Condè di nuovo si racchiuse tra due selve con alti parapetti di terra d’avanti. Il Montecuccoli, dirizzate batterie su un’altura, infestò gravemente il Campo Francese; perlocchè il Principe, mandati