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186 Azioni di Generali

Guastadori, che con tagli d’alberi ingombrassero le strade, recedette in sito munitissimo a Scelestat1. Perdette però parte del bagaglio, e da cinquecento prigioni, nel perseguitarlo che fecero i Colonnelli Cesarei Dunevald, e Scultz. Il Montecuccoli passò all’assedio di Saverna. Ma nell’incamminarlo, giunsero lettere da Vienna che gli ordinarono di desistere. Di là si avanzò nelle vicinanze di Lauterburg, dove cominciò il blocco di Filisburgo.

L’Elettor Palatino, travagliato assai dal Presidio Francese di quella Piazza, aveva replicate gagliarde istanze, perchè si espugnasse. Non potuto eseguirsi l’attacco per i gran dispareri de’ Principi di Alemagna, i quali aspiravano ad altre imprese, si pensò almeno a restringerla. Il Generale Montecuccoli, rappresentò a Vienna, che si potevano bensì conquistare Saverna, ed Hagenau, ma non già conservarsi. Gli Alemanni nell’inverno volevano quartieri larghi, e comodi, nel qual tempo, e nella Primavera seguente, prima ch’essi ne uscissero, i Francesi, pronti a campeggiare in tutte le stagioni, le avrebbono riprese, per non essere molto forti, colla prigionia de’ Presidj. Così avvenne di poi nel presente secolo, quando il Principe di Baden guerreggiò al Reno. Consigliò per tanto il Montecuccoli, come miglior partito, che si collocassero grossi corpi di qua, e di là dal Reno, per rinserrare Filisburg, di cui nell’anno venturo si poteva terminare l’oppugnazione. L’Imperatore, esaminato l’affare, vi prestò l’assenso. Allora Egli occupò le terre di Lauterburg, di Veissemburg, ed altre di quel contorno. Ordinò, che queste fussero gagliardamente fortificate contra gl’insulti de’ Francesi.

Così giovarono a render impossibile qualunque soccorso a Filisburg. Il Generale Francese Signor di Rochefort, all’entrare della buona stagione, si avanzò per introdurvi vettovaglie. Il Principe Hermano di Baden, e il Generale Scultz, fatti forti a Veissemburg e contorni, gli tagliarono tutti gli accessi. Lo stesso praticò il Duca Carlo di Lorena nel tempo dell’oppugnazione praticata di poi contro a quella fortezza, e vi riuscì non ostante tutti i tentativi, messi in opera dal Duca di Lucemburg coll’esercito Francese nella ventura Campagna del

1676.

I

L Montecuccoli non comandò più. Cresciute le sue indisposizioni l’obbligarono al riposo. In Lintz, dov’era passata la Corte Cesarea nel mille seicento ottanta, entrando in certa camera fu ferito dalla caduta di trave, che gli cagionò la febbre, oppresso dalla quale, passò a vita migliore in età di settanta due anni. Il Conte Raimondo in tutto il tenore del viver suoi professò pietà singolare, e religio-

  1. P. Vagner Istoria di Leopoldo Cesare tomo primo pag. 399.