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Pagina:Antologia provenzale, Hoepli, 1911.djvu/4

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vi introduzione

La suddivisione filologica adottata in questa Antologia si riferisce alle varie regioni letterarie, delineate dal Mistral nel suo monumentale Tresor dóu Felibrige.

Se però agevole è stato il compito di riunire in unica partizione tutte le poesie scritte nei sotto-dialetti della Provenza, non così può dirsi per le altre, perchè il confine linguistico non è sempre ben determinato. E per citare un esempio, nell’Aquitania potrebbero anche includersi i sotto-dialetti dell’Agenais, del Quercy, del Périgord, mentre i primi due si avvicinano invece alla Linguadoca, l’ultimo al Limosino. Il Rouergue raggiunge l’Alvernia al Nord: ma letterariamente va incluso nella Linguadoca.

Ad evitare equivoci ho inclusi i sotto-dialetti nelle regioni di cui fanno sostanzialmente parte, senza preoccupazione di confini linguistici.

Non ho voluto omettere un saggio di dialetti catalani, sebbene la Catalogna meriti una Antologia a parte.

Non di tutti i sotto-dialetti ho potuto dare esempio: di alcuni mancano le manifestazioni letterarie, ovvero sono inedite. Di altri, ho scelto i più importanti e caratteristici, con particolare estensione per quello del Rodano, ch’è il sotto-dialetto tipico e adoperato dal grande Mistral.

Del resto, a non volere del tutto ammettere la teoria dell’illustre Gaston Paris che: «les parlers populaires de toute la France se perdent les uns dans les autres par des nuances insensibles», brillantemente confutata dal mio onorevole collega, il Barone de Tourtoulon1, è certo che se non v’è fusione graduale nei vari idiomi li-

  1. Des dialectes, de leur classification, ecc. Paris. Maisonneuve, 1899.