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SFA | — 916 — | SFI |
Sfasciata. V. sfasciamentu.
Sfasciateddu. dim. di sfasciatu.
Sfasciatignu. add. Mezzo distrutto o logoro.
Sfasciatizzu. add. freq. Mezzo distrutto.
Sfasciatu. add. Da sfasciari: sfasciato. || Distrutto. || Guasto, rotto. || Fiacco. || Lasso. || Stanco molto, ridotto in mal termine: rifinito. || Strapazzato dagli anni o dai malanni: mèncio. Sup. sfasciatissimu.
Sfasciatuni. accr. di sfasciatu.
Sfasciatura. s. f. Una delle parti della carne bovina che è nella coscia: scannello.
Sfasciddari. v. a. Cavare, estrarre dalla fiscella (fascedda V.).
Sfasciumeddu. dim. di sfasciumi.
Sfasciumi. s. m. e f. Moltitudine di rovine, o cose vecchie e malandate: sfasciume. || met. Di una donna che per età e per acciacchi abbia perduto la freschezza: sfasciume.
Sfasciuniari. v. accr. di sfasciari, malmenare, trassinare, rovinare.
Sfasulateddu. dim. di sfasulatu.
Sfasulatu. add. Senza danari: spiantato, spelacchiato, tribolato.
Sfattu. add. Da sfare: sfatto, disfatto. || Detto di frutte troppo mature: mezzo (z aspra), e se più: strafatto, infradiciato. || Grasso, ma vizzo e cascante, dicesi per lo più di donna: sfatto. || Chi va svogliato, adagio come se fosse rifinito di forze: dinoccolato, sfiaccolato. || Stanco molto: rifinito. || perdiri lu fattu pri lu sfattu. V. in appellativu. ||arrinesciri sfatti li lasagni, aver esito contrario a ciò che si volea: incoglier male. || sugnu veru sfattu, son proprio stanco: son proprio fatto o frollo. || sfatta si dice la pasta troppo cotta: sfatta.
Sfauciarisi. V. sgargiarisi.
Sfaucignu. add. Dicesi di cavallo non atto ad ingrassare: segaligno.
Sfaudari. v. a. Tagliar le setole della coda. || Levar la vetta di checchessia: svettare. P. pass. sfaudatu: svellato.
Sfaùri. V. disfavuri.
Sfausignu. add. Alquanto sghembo.
Sfausitati. s. f. Obliquità.
Sfàusu. s. m. Tortuosità: sghembo. || T. arch. Ciò che esce dalla dirittura, dal livello, dal sito suo normale. || La parte che si tronca da un corpo, per ridurlo alla sua convenevolezza: sciàvero.
Sfàusu. add. Torto: sghembo.
Sfavuri. V. disfavuri.
Sfazzari. v. a. Tribolare. || Prov. cu’ pri figghi e niputi si sfazza, pozza essiri pigghiatu cu ’na mazza (Rapisardi).
Sfazzunari. v. a. Guastar il viso: svisare. || Mutare. || Render deforme: deformare. || Malmenare: scazzottare, trassinare. P. pass. sfazzunatu: svisato, deformato.
Sfazzunateddu. add. dim. Alquanto svisato. || Bruttacchiolo.
Sfèra. s. f. Nome generico di ogni corpo rotondo: sfera, spera || La scienza che insegna il moto e la disposizione de’ corpi celesti: sfera. || Quell’arredo sacro con cui si fa l’esposizione del sacramento: sfera dell’ostensorio. || Condizione, stato, grado: sfera. || – armillari, quella macchina tonda e mobile, composta di vari cerchi rappresentanti quelli immaginati dagli astronomi: sfera armillare.
Sfèricu. add. Di o da sfera: sfèrico. || sost. V. taddema.
Sfèriu. add. Brutto: deforme, scontraffatto.
Sferra. s. f. Ferro rotto o vecchio che si leva dal piè del cavallo: sferra. || Lama di coltello vecchia, coltello senza manico. || Caviglia di ferro che s’incastra tra la zappa e il manico.
Sferravecchia. s. f., Sferruvecchiu. s. m., Sferruvicchiaru. s. m. V. sferra. || Chi compra e vende sferre e cose simili: farravecchio. || teniri pri sferru vecchiu, tener in non cale.
Sfervorari. v. a. Perdere, far deporre il fervore.
Sfervuratu. add. Senza fervore: sfervorato.
Sferza. V. ferra.
Sfiancari. v. a. Infiacchire, infievolire: spossare || Screditare, scavallare. P. pass. sfiancatu: spossato ecc.
Sfiatari. v. intr. Mandar fuori fiato, svaporare: sfiatare. || intr. pron. Perder il fiato, gridare inutilmente: sfiatarsi. P. pass. sfiatatu: sfiatato.
Sfiataturi. s. m. Luogo d’onde fiata checchessia: sfiatatojo.
Sficatarisi. v. a. rifl. Gridare, affaticarsi con ira e stizza: sfegatarsi, spolmonarsi.
Sficatatu. add. Sfegatato. || Sviscerato: sfegatato.
Sficatiarisi. V. sficatarisi.
Sficcari. v. a. Contrario di ficcare. Nella frase ficca e sficca.
Sficcatura. s. f. Sfuggimento, il cercare sotterfugi, cavilli: tergiversazione.
Sfida. V. disfida.
Sfidari. v. a. Disfidare: sfidare. V. disfidari. || Pronosticare per disperata la guarigione di alcuno: sfidare uno. P. pass. sfidatu: sfidato.
Sfigghiari. v. a. Contrario d’affibbiare: sfibbiare. || Detto delle galline, cessare di far uova: isterilire. P. pass. sfigghiatu: sfibbiato.
Sfigghiata. s. f. Spezie di torta fatta di sfoglie di pasta: sfogliata. || Pesciolini picciolissimi e gustosi che pescansi in certi tempi, ed è la figliatura delle sardelle: paraso, parazo (Mort.). || L’azione dello sfibbiare.
Sfigghiatedda. dim, di sfigghiata.
Sfigghiateddu, dim. dell’add. sfigghiatu.
Sfigghiatina. dim. di sfigghiata nel § 1: sfogliatina. || dim. di sfigghiata nel § 2. || E lo stesso che sfigghiata nel § 3.
Sfigghiatinedda. dim. di sfigghiatina nel § 1.
Sfigghiatizza. add. Di certi animali che per troppo figliare deteriorano.
Sfigghiuliarisi. v. intr. pron. Uscire o separarsi le foglie: sfogliare (intr.), sfogliarsi. || Il metter i figliolini che fanno le piante: sfigliolare (Pal. Voc. Met.). P. pass. sfigghiuliatu: sfogliato. || Sfigliolato.
Sfigghiuliatizzu. add. freq. di sfigghiuliatu.
Sfigliari. V. sfigghiari.
Sfigurari. v. a. Guastar la figura: sfigurare, disfigurare. || intr. Perder le prime fattezze ed apparenze: sfigurare. || Scomparire, perder di pregio, di bellezza ecc.; far non buona figura: sfigurare (Tomm.). P. pass. sfiguratu: sfigurato. || Scomparito.
Sfigurateddu. add. dim. Alquanto sfigurato.
Sfiguratuni. add. accr. Di molto sfigurato.