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SMU — 940 — SOC


Smuccaturi. V. smiccaloru.

Smudaratu. V. smoderatu.

Smuddicari . v. a. Ridurre in bricioli: sbriciolare. P. pass. smuddicatu: sbriciolato.

Smudestia. s. f. Contrario di modestia: immodestia.

Smudestu. add. Non modesto: immodesto. || Sfacciato.

Smuncimentu. s. m. Lo smugnere.

Smùnciri. v. a. Trarre altrui l’umore d’addosso: smugnere. S’usa anco fig. || Piangere, ma per forza o affettatamente. || Contorcersi. P. pass. smunciutu: smunto.

Smunciuta. s. f. Lo smugnere.

Smunciutedda. dim. di smunciuta.

Smunciuteddu. dim. di smunciutu.

Smuntari. v. a. Scendere: smontare (intr.). || intr. Detto di colore, perder la sua vivezza: smontar di colore, sbiadire. || Cangiar la guardia, essere sostituita da altra guardia. || Dicesi delle macchine quando si levano le parti dal loro luogo: smontare. || – li scarpi: rinnovarle. P. pass. smuntatu: smontato. || Rinnovato.

Smuntatura. s. f. Lo smontare: smontamento. || Rinnovamento.

Smuntu. add. Magro, asciutto: smunto.

Smuntuliddu. dim. di smuntu.

Smunziddari. v. a. Disfar il moncello.

Smuramentu. s. m. Lo smurare.

Smurari. v. a. Disfar il muro: smurare. || Forar un muro. P. pass. smuratu: smurato.

Smurata. s. f. Lo smurare.

Smuratedda. dim. di smurata.

Smurateddu. add. dim. Alquanto smurato.

Smurazzari. v. a. (Scob.) Agguagliar i muri coll’intonaco: intonacare.

Smurcari. v. a. Far muovere, far togliere le pecore dalla posizione che prendono quando sono assalite dal troppo caldo.

Smurciari. V. astutari.

Smurfiari. v. a. Dar il numero ad ogni parola, per giocar al lotto un sogno, un avvenimento ecc.: cavar i numeri da una cosa. || rifl. pass. Fare smorfie. || Scomporre le forme del viso: smorfire. || – un ternu, un amu ecc., tradurre in numeri checchessia in modo da far un ambo, un terno.

Smurfiatu. add. Ridotto in numeri da lotto una parola, un discorso.

Smurfiazza. pegg. di smorfia. || Mostro.

Smurfiedda. dim. di smorfia: attuccio, gestrino.

Smurfiusamenti. avv. Con lezii, daddoli: daddolescamente. || Con affettazione: affettatamente.

Smurfiusazzu. pegg. di smurfiusu.

Smurfiuseddu, dim. di smurfiusu: smorfiosetto. || Sbiobbino.

Smurfiusità. s. f. L’abito di fare smorfie: smorfiosità.

Smurfiusu. add. Smanceroso, lezioso: smorfioso. Sup. smurfiusissimu.

Smurfiusuni. accr. di smurfiusu.

Smurzari. V. astutari.

Smusciari. V. ammusciri (Scob.).

Smusciuliddu. V. musciuliddu.

Smussari. v. a. Tagliar l’angolo o il cantone di checchessia: smussare.

Smussatu. add. Tagliato nel canto: smussato, smusso.

Smutiri. V. ammutiri.

Smuvimentu. V. smossa.

Smuvirisi. V. in smoviri.

Smuzzari. v. a. Mozzare: smozzare. || V. scamuzzari.

Smuzzatura. s. f. I polloni tolti via dall’erbe da mangiare. || V. sparaceddi. || Le cime di cavoli, broccoli ecc.

Smuzzicari. v. a. Tagliar alcun membro o pezzo di checchessia: smozzicare. || Il rodere le punte delle foglie, dell’erbe come fan le capre: brucare. P. pass. smuzzicatu: smozzicato, brucato.

Snaccari. v. a. (Scob.) Tagliar minutamente: frappare.

Snamurari. v. a. (Mal.) Far abbandonare l’amore: snamorare. || rifl. a. Snamorarsi.

Snasatu. add. Senza naso: snasato.

Snaturatu. add. Fuor di natura, crudele: snaturato.

Snellu. add. Leggiero, sciolto di membra, agile: snello.

Snidari. v. a. Cavar dal nido: snidare. || intr. e met. Uscir dal proprio luogo: snidare. P. pass. snidatu: snidato.

Snilliceddu. dim. di snellu: snelletto, snellino.

Snillizza. s. f. Qualità di ciò che è, o di chi è snello: snellezza.

Snirvari. v. a. Debilitare, spossare: snervare. rifl. a. Snervarsi. P. pass. snirvatu: snervato.

Snirvateddu. dim. di snervatu: snervatello.

Snirvatizza. s. f. Debolezza, mancanza di forza: snervatezza.

So. pron. poss. che denota proprietà, o attenenza: suo (A. V. ital. so. E so dicesi tuttavia in Firenze, e ne’ dialetti dell’Alta Italia). Nel pl. soi: suoi. || lu so, il suo avere, la roba sua, il suo. || fari li soi o di li soi, far qualche sciocchezza, contenersi secondo il solito: fare delle sue. || i soi, i suoi parenti: i suoi. || diri la sua, dir il suo parere: dire la sua. || mettiri di lu so, scapitare: rimettere del suo. || stari supra la sua, mantenersi in contegno: stare sulle sue. || aviri li soi, essere aspramente sgridato o percosso: avere o toccar le sue. || farisi li soi, quando nel giuoco uno si rinfranca il proprio danaro: rifarsi. || aviri li soi, essere sgridato o percosso: avere o toccar le sue. || Prov. ognunu cu li soi, ognuno stia coi suoi pari. || cu’ getta lu so cu li so manu, poi cerca chiddu d’autru cu li pedi: chi butta via oro colle mani, lo cerca co’ piedi, chi sciupa il suo, anderà mendicando poi l’altrui. || V. anche suo.

Sòbbatu. V. sabbatu.

Sobbriamenti. avv. Con sobrietà: sobriamente.

Sobbrietà. s. f. Moderazione nel mangiare, nel bere, e in altre cose: sobrietà. || Serietà, gravità.

Sòbbriu. add. Che ha sobrietà: sobrio. || Grave: contegnoso.

Socchiusu. V. succhiusu.

Sociabbili. add. Compagnevole: sociabile.

Sociali. add. Che ama la compagnia: sociale. || Appartenente a società: sociale.

Società. s. f. Compagnia: società. || In generale