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Pagina:Archivio storico italiano, serie 3, volume 13 (1871).djvu/163

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necrologie 159

e indipendenza dagli altri, gli negò peraltro molti conforti, dando al suo umore certe asprezze che non erano nella sua natura; di che più d’una volta mi fece egli stesso confessione assai dolorosa. Morì di male al cuore con molte sofferenze, ed i suoi funerali ebbero numeroso concorso di amici e di estimatori.                      M. Tabarrini.




AGOSTINO SAGREDO


Un’altra perdita dolorosa ha fatto recentemente l’Archivio Storico e con lui l’Italia, nel conte Agostino Sagredo, morto nella sua villa di Vigonovo presso Padova il dì 8 di febbraio ultimo, in età di anni 73 non compiti. Amico a G. P. Vieusseux, fu il più operoso corrispondente che avesse l’Archivio nelle province Venete, e durò costante nell’affetto a noi ed alla nostra impresa fino all’estremo dei suoi giorni. Quando ci giunse l’annunzio della sua morte improvvisa, sentimmo di aver perduto in lai un amico sincero ed un consigliere autorevole. Aspettando dalla sua Venezia una biografia degna di lui, scriviamo intanto questa breve commemorazione per onorare la sua memoria, in quel solo modo che per noi ora è possibile.

Il Sagredo apparteneva ad un’antica famiglia veneta, illustrata dai più alti uffici della Repubblica, e più ancora da quel Francesco Sagredo che fu ammiratore ed amico del Galileo. Studiare la storia della sua patria quando di grande più non le restava altro che il nome, era indizio nel Sagredo di generosa natura che sente i doveri dalla sua origine; studiarla in relazione alla storia generale