Pagina:Archivio storico italiano, serie 3, volume 13 (1871).djvu/328

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324 rassegna bibliografica

mostrare, che in caso di stretta necessità, si abbia ad adoperare la frodo, la violenza e il tradimento per la salvezza della patria; senza tenere alcun conto del giusto, del pietoso, del laudabile, egli s’inganna; e riesce a nessuna conclusione pratica, accettabile dagli uomini delle libertà de’ popoli. Sono queste teoriche, a Dio mercè, oramai invecchiate. De’ tradimenti, delle violenze, delle frodi, se ne sono vedute anche troppe; e la coscienza pubblica ha capito, che non riescono se non a scapito della emancipazione popolare, e sempre sono invece a profitto degli interessi de’ pochi; e per l’ammazzamento del Rossi in Roma, del Lincoln negli Stati-Uniti, del Prim in Ispagna, per non uscire dal giro di pochi anni, si è avuto la prova e controprova, da chi e per chi siansi adoperati siffatti modi. E se una volta, all’imitazione classica, assumevano presso il volgo simili provvedimenti qualche cosa di eroico; in oggi invece si chiamano semplicemente assassinii. Creda l’Angelini, che l’apoteosi di uomini come il Borgia, il marmoreo busto ch’egli propone gli sia eretto in Campidoglio, non educherebbero a nessun nobile pensamento il popolo italiano. La patria, la libertà, l’emancipazione delle plebi, si acquistano e si assodano per i doveri da ognuno via via compiuti, dall’uomo di Stato sino al bracciante. E forse dalla immensa lotta che si sta combattendo nel cuore della Francia, apparirà come la virtù e il sacrificio, non le arti politiche, abbiano potuto salvare la patria; e i Parigini che si difendono sino a che abbiano di che mangiare, insegneranno della politica onde abbisognano le nazioni, assai meglio del Principe e di parecchi Cesare Borgia insieme.

E che dunque del libro dell’avv. Angelini? Non ostante le mende che vi si sono notate, pare a noi che s’abbia a tenere in molto conto come studio storico - non politico - dell’arte di Stato; e aggiungiamo persino, che in qualche modo esso possa servire quasi di complemento al libro della Filosofia Politica di lord Brougham, in quella parte nella quale si tratta degli Stati italiani. E diremo inoltre all’avv. Angelini, che dalla intestazione del suo libro vorremmo tolte le parole: Il Machiavellismo e i Politici del nostro secolo; come quelle che non quadran punto nei limiti di tale studio; e forse an-