Pagina:Archivio storico italiano, serie 5, volume 7 (1891).djvu/262

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annis et plus, dixit quoti in Runco ser Antonii a Vitibus non est aliquid de comune set semper ipse et suus pater ipsum tenuit et possedit divisim, quod omnes iuratores dixerunt et sic de ceteris runchis a Vitibus. Item dixerunt quod aqua Colli debet conduci per Rane de subtus pratum et runcum ser Antonii insta montem usque ad Predam Granariam. Item statuerunt suprascripti iuratores de consensu totius Comunitatis quod si qua persona de dictis villis fecerit aliquam presam in comune, solvat X sol. imp. et dimittat ipsam presam et dampnum restituat.

Anno Domini millesimo CC. LXXXXVI.

Ego Johannes de Condino notarius condam domini Lodovici veronensis interfui et rogatus scripsi.


XXXVII. 1301 settembre 26.


Condino. - Quattro uomini di Storo e quattro di Bandone determinano e dividono i possessi delle due Comunità sul monte Alp, alla presenza e per mandato di Nicolò di Sporo, vicario di Odorico Badeca nelle Pievi di Bono e di Condino, e di Pietrozoto di Ladrone.
Archivio comunale di Storo.


XXXVIII. 1304, luglio 7.


Trento. - Il procuratore di Pietrozoto di Ladrone e della Comunità di Ladrone da una parte e il procuratore della Comunità di Storo dall’ altra compromettono in sei arbitri (fra cui Sulvcstrino figlio naturale del fu Nicolo di Ladrone) per la decisione di una causa che verteva fra loro pel possesso della Regola di Radollo.
Archivio comunale di Storo.


XXXIX. 1305, marzo 8 e settembre 13.


Greto, marzo 8. - I rappresentanti delle Comunità di Praso e di Agrone compromettono in due uomini per la decisione di ima causa che verteva fra loro pel possesso della Regola di Pozo. - Settembre 13. Sentenza dei due arbitri.
Archivio comunale di Agrone.


XL. 1305, settembre 22 e 1306, febbraio 1.


Greto 1305, sett. 22. - Otto uomini della Pieve di Bono determinano i possessi comuni della detta Pieve. - 1306, febbraio 1. - Il sindaco e i consoli della Pieve (rispettivamente consoli delle Comunità) ratificano la sentenza degli arbitri.
Archivio comunale di Lardaro. Due copie.