Pagina:Aretino, Pietro – Il primo libro delle lettere, 1913 – BEIC 1733141.djvu/376

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omnipotenzia del subietto. Or io verrò, come posso, a vagheggiarvi il core, il qual sinceramente vi siede con tutta la maestá del suo animo nel reai de la fronte.

Di Venezia, il 16 di decembre 1537.

CCC

A MESSER LODOVICO DOLCE

Gode che egli sia lodato da Veronica Gambara e da Vittoria Colonna. Eccovi la lettra che vi scrive Veronica Gambara, non punto differente da quella scrittavi da Vittoria Colonna. N6 so che piú bel vanto si possa dare, chi nascerá di voi, che il dire d’esser discesi da tale, che la marchesa di Pescara e la contessa di Coreggio non si sdegnò di mentovargli il nome con tanto onore. Altro che Safo e Corinna son le due madonne, perché il minor grado, ch’abbin fra noi, è il dominio signoriggiato da la giusta clcmenzia de le loro miracolose vertú. Si che riponetele in luogo che si possili mostrare, di tempo in tempo, come gemme de la gloria loro e come corde del merito de l’istormento del vostro ingegno.

Di Venezia, il 17 di decembre 1537.

CCCI

AL MAGNIFICO MESSER FRANCESCO GRITTI

Gode del ritorno di Luigi Gritti da Costantinopoli. L’avere inteso, figliuolo, il ritorno di vostro padre, che tanti anni è stato assente da la patria, amandovi io parimente, m’ha converso ne la letizia ch’avete sentita voi in abbracciar lui e in quella c’ ha provato egli nel basciar voi ; e la maraviglia, che l’ha mosso nel rafiígurarvi in cosi fiorita gipventú, avendovi