Pagina:Aretino, Pietro – Il secondo libro delle lettere, Vol. II, 1916 – BEIC 1734657.djvu/205

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a l’oro, materia preziosa e metallo perfetto, possono farlo parer falso per un pezzo, ma non per sempre; onde Io inganno, che tenta di avilirlo, gli cresce il valore. Si che attendete a confermarvi ne la quiete de l’animo col por niente a la grandezza de la lealtá vostra. In cotal mezzo disponetemi in tutte le cose che vi credete ch’io sia atto a compiacervi, peroché io le desidero.

Di Vinezia, il 4 di luglio 1542.

DCCXXXI

AL MAGNIFICO MESSER ANDREA BULDU

Fa fervidi voti perché abbia presto a cessare il confino del Boldú a Padova. La tenerezza dimostratami da la gentil nobiltá de la vostra affabile creanza non mi è, o mio piú che figliuolo e padrone, che uno stimulo di continuo dispiacere. Imperoché mi abitate nel core con tanta salda affezzione, che, essendo intervenuto il caso del confinar la vostra persona, anco il mio animo è suto confinato seco. E che sia il vero, egli è costi in Padova con voi di continuo, nè son per confrontarmi con esso finché non vi veggo rivocare da lo exilio prescrittovi. 1 giorni del cui termine mi saranno non altrimenti lunghi che a lo amante si sieno l’ore che si interpongono tra il punto assegnato a la sua speranza e lo aspettar di fruirlo. Benché il sommo d’ogtii mio rifrigerio circa ciò è la ricordanza ch’io tengo de le vostre dolci e generose virtú, le discrete maniere de le quali, oltra lo esser particular dono di voi, sono anco piacevole norma di moderata gioventú.

Di Vinezia, il 5 di luglio 1542.