Pagina:Arienti, Giovanni Sabadino degli – Le porretane, 1914 – BEIC 1736495.djvu/166

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ciò sia che poche donne e quasi niuna de tanto valore e magnitudine d’animo se sia mai trovata, che cum tanto animo aiutasse el libidinoso affecto del marito. Unde veramente un’altra Emilia, moglie del magno Africano, fu indicata, la quale, perscntendo che suo marito secretamente piacere prendeva cum una sua cara ancilla. che menò seco da la gloriosa e mirabile Victoria africana, ed essendoli decto che questo fallo non comportasse, rispose: — Ahi! come potrei io patire giamai privare colui de questo breve piacere, che ha cum tanto sudore e virtú domato li valorosi exerciti e facto Africa tributaria al popolo romano? — E cusi, finché visse, non mostrò solamente questa cosa non sapere, ma, doppo la morte de quello, essa ad uno suo liberto onoratamente maritò. Unde, cum queste parole a la sentenzia de questo effecto cum piacevole riso posto fine, uno nostro rico e modesto gentilomo, a tutta la patria nostra per suoi generosi costumi e integritá carissimo, nominato Bartolomeo di Manzoli, prestante famiglia de la citate nostra, cum acto umano e reverente dixe: — Magnifico conte, prestantissimi gentilomini e vui bellissime madonne, poiché nui siamo entrati in ragionamenti de efiecti da principi, me pare narrarve come uno giá de li marchesi da Este prudentemente morse la insolenzia de uno suo caro camariero; ché, intendendolo, non meno de laude el iudicarete che l’audita temperanzia del principe milanese. — E cusi incominciò.