Pagina:Arienti, Giovanni Sabadino degli – Le porretane, 1914 – BEIC 1736495.djvu/448

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Le Porretane sono conservate pure nel codice palatino 503, alla Nazionale di Firenze, dedicato a Ercole d’Este, come appare dal ritratto di questo principe e dallo stemma della sua casa, miniati nella prima pag^ina di esso (>). Da queste note bibliografiche risulta giá chiaramente quale via dovevo tenere nell’accingermi alla ristampa del novelliere. Conveniva anzitutto fissare se il codice palatino fosse autografo. Confrontai il carattere di esso con quello di un altro codice autografo deirArienti, contenente la Vita di Andrea Beniivoglio (*), col carattere di una novella del cridice vaticano-urbinate 1205 < 3 ), con quello d’una lettera autografa conservata alla Biblioteca universitaria di Bologna (4); ed ho potuto assicurarmi che si tratta della stessa calligrafia. Stabilita dunque con certezza l’autografia del codice, non mi restò che seguirlo fedelmente, come la guida piú autorevole e piú sicura. Fra le edizioni a stampa era naturale che dovessi ricorrere, pei rafironti che mi si potessero rendere necessari, a quella del 1483. Devo però confessare che le numerose ricerche in moltissime biblioteche d’Italia, per trovare questa edizione, mi riuscirono infruttuose( 5 ). Solo allorché questa ristampa era giá abbastanza inoltrata, Albano Sorbelli, il solerte bibliotecario deil’Archiginnasio di Bologna, dove avevo giá per l’innanzi rivolte le mie ricerche prima che altrove, mi comunicò il recente fortunato acquisto della rarissima edizione, e, poiché essa era esclusa da ogni prestito, s’oftriva gentilmente per qualsiasi raffronto t^). Un esame dell’incunabolo però mi convinse ch’esso presentava (1) Su questo cotlicccfr. G. Moi.ini, Codici nianuícriiti italiani dell’!, e k. Biblioteca Palatina di Firenze, 11. 1333 (1853); L. Gkntilk, I codici palatini della Bibliot. nazion. centrale di Firenze, 65. Non vi si dice che il codice sia autogralo. (3) Nella Biblioteca Ambrosini di Bologna (cfr. Mazzatinti, Inventari, xiv, 43) e pubblicata daU’Ambrosini stesso con facsímile negli Alti e Memvrie della regia deputaz. di storia patria, weúe ili, voi. xxvii, pp. 40-60. L’editore l’assicura autografa, per averla confrontata con le lettere di Sabadino esistenti nelle biblioteche di Bologua e di Mantova. (3) Di cui gentilmente uri si concesse tutta la riproduzione fotografica. (4) Lettera a Cesare Nappi, Ferrara, 15 giugno 1493 (33, busta II, p. 3) Cs) Rarissima la giudica il Passano. L’Ambrusini (op. cit., p. 45), esperto conoscitore di cose bolognesi, la giudica «edizione rarissima e pressoché introvabile». Copia trovasene al Britisb Museum, esclusa, naturalmente, dal prestito. (6) Di questo aiuto sento il dovere di ringraziarlo; e, con lui, la dott. Ena Cervo, per essersi gentilmente prestata a confrontare quei passi ch’io non potei raffrontare in persona.