Pagina:Ariosto, Ludovico – Orlando furioso, Vol. II, 1928 – BEIC 1738143.djvu/154

Da Wikisource.
148 canto


144
     E quindi per solingo e strano calle,
dove a lei piacque, fu Zerbin condotto;
né per o poggiar monte o scender valle,
mai si guardaro in faccia o si fêr motto.
Ma poi ch’al mezzodí volse le spalle
il vago sol, fu il lor silenzio rotto
da un cavallier che nel camin scontraro.
Quel che seguí, ne l’altro canto è chiaro.